Franco Landella in testa, ma si andrà al ballottaggio. E’ questo il dato più significativo delle Elezioni Comunali di Foggia, che rinviano il verdetto definitivo al ballottaggio di domenica 9 giugno. Finisce con circa 10mila voti di scarto tra i due candidati, 36.400 (Landella, pari al 46,11%) contro 26.613 (Cavaliere, pari al 33,71%), mentre Quarato (terzo classificato con 11970 voti) può diventare a questo punto l’ago della bilancia.
Forza Italia è il primo partito con il 13,59% di voti, seguito dal Movimento 5 Stelle con il 13,43%. Consigliere più suffragato Massimiliano di Fonso (Lega) con oltre 1400 voti. Proprio la Lega è stato fondamentale nel vantaggio conquistato da Franco Landella: in diversi seggi, infatti, il partito di Matteo Salvini, che ha conquistato diversi Comuni della provincia di Foggia alle Elezioni Europee, è stato votato dai foggiani senza che la “X” fosse apposta sul candidato Landella. Segno ulteriore che in questo momento è la Lega il vero traino della coalizione di centro-destra anche a livello amministrativo. Basterà però per vincere le elezioni? Non è dato saperlo. I risultati del secondo turno, si sa, regalano anche sorprese. Successe ad esempio nel 2009 quando Gianni Mongelli (centrosinistra), staccato da Enrico Santaniello (centrodestra) al primo turno ribaltò poi il risultato al ballottaggio. O nel 2014, quando Landella riuscì per 300 voti a strappare la vittoria a Marasco che pareva favorito. Tutto, quindi è ancora da decidere.
Intanto, non sono mancati disagi in alcuni seggi elettorali. A denunciarlo con un post su Facebook è il foggiano Michele Russo, candidato consigliere comunale con Unione di Centro, che fa rilevare quanto successo ad un seggio della scuola Zingarelli: “Posso denunciare pubblicamente avendolo visto coi miei occhi che alcuni voti non mi sono stati assegnati per grave incompetenza e grave malafede di chi quest’anno componeva i seggi elettorali. Denuncio qui pubblicamente e lo farò anche nelle sedi opportune i componenti del seggio 81 della Zingarelli. Quando sono arrivato per chiedere contezza dei voti della lista ho trovato la porta chiusa, ho aperto e stavano maneggiando le schede, quando ho fatto notare che fosse vietato tenere la porta chiusa sono stato preso a male parole da una componente del seggio. Tra chi maneggiava le schede vi era anche un signore anziano che per sua stessa ammissione non era né uno scrutatore, né un presidente o segretario di seggio e né un dipendente comunale ma stava “dando una mano”. La gravità sta però anche nel fatto che in quella sezione risultavano 0 voti alla mia persona quando ero certo al 100% che almeno uno lo avessi preso. Insistendo hanno verificato ed effettivamente c’erano almeno due voti, di cui uno probabilmente nullo e l’altro disgiunto ma validissimo e me lo hanno anche fatto vedere, mi hanno fatto vedere la scheda. In poche parole non hanno calcolato i voti di tutte le schede con voto disgiunto tra candidati consiglieri e candidati sindaci. Una cosa a mio avviso gravissima”.