La famigerata Regionale 1, la Pedesubappenninica che dovrebbe collegare il Tirreno con l’Adriatico, il casello autostradale della A16 di Candela con il casello della A14 di Poggio Imperiale, potrebbe ritornare una delle principali opere strategiche finanziata indirettamente con i fondi del Contratto Istituzionale di Sviluppo della Capitanata. Il progetto non era stato inserito tra le prime 43 opere finanziate, tanto da suscitare rabbia e amarezza tra i sindaci dei Monti Dauni che attraverso il coordinatore della Strategia Nazionale Aree Interne Monti Dauni, Michele Dedda, hanno chiesto e ottenuto un incontro con i rappresentanti istituzionali.
Il vertice si è svolto in Prefettura alla presenza dei 29 sindaci dell’appennino dauno, del presidente della Provincia, Nicola Gatta, del Prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, dell’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, e di Gerardo Capozza in rappresentanza della segreteria del Consiglio dei Ministri. Al termine dell’incontro le parti si sono lasciate con la concreta possibilità di poter reinserire tra le opere finanziabili, l’importante arteria che lambisce diversi comuni dei Monti Dauni. I sindaci e la Provincia di Foggia si sono impegnati a trasferire tutta la documentazione a Invitalia che provvederà a realizzare il progetto esecutivo per poi trasferirlo ad Anas che a sua volta lo inserirà nel Programma delle grandi opere pubbliche nazionali.
Alla fine tutti soddisfatti. “L’ unione anche in questo caso ha fatto la forza di questo territorio. I Monti Dauni – ha dichiarato il coordinatore della SNAI, Michele Dedda – non può perdere questa grande opportunità. Per noi il completamento della Regionale 1 è l’ultima speranza che ci resta per tentare di fare crescere l’economia. Confidiamo nell’impegno preso dalle parti e ci auguriamo che i tempi non siano lunghi”.
Comunicato Stampa
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