E’ sicuramente la testimonianza religiosa più datata e più importante della città di Orta Nova e quest’anno ricade una duplice ricorrenza che ne aggiunge ulteriore pregio e senso identitario per l’intera comunità ortese. Il 5 settembre scorso, infatti, è stato il 60esimo anniversario dall’anno in cui fu innalzata a parrocchia l’allora cappella delle Santissime Anime del Purgatorio. Successivamente, il prossimo 30 marzo 2020, sarà anche il 25esimo anniversario dalla dedicazione al Santissimo Crocifisso dell’intero complesso parrocchiale che oggi include anche il tempio di Piazza Pietro Nenni.
Per onorare entrambe le ricorrenze è stato indetto il “Giubileo” parrochiale che prevede un programma denso di appuntamenti di riflessione, preghiera, ricordo e anche cultura e intrattimento. Il parroco Don Ignazio Pedone, in collaborazione con l’oratorio ANSPI “San Gerardo”, ha stilato un calendario di eventi dall’11 al 16 settembre, a cui seguiranno tanti altri appuntamenti. Dall’11 al 13 settembre, infatti, è previsto il triduo di preparazione alla festa dell’esaltazione della croce che si concluderà con un concerto eseguito dal Complesso Bandistico “5 Reali Siti” proprio presso la chiesa del Purgatorio.
Il Giubileo – che letteralmente vuol dire “anno di grazia”, “rinnovamento” e “conversione” si aprirò con la solenne celebrazione del Vescovo Monsignor Luigi Renna, nella serata del 14 settembre alle 19, e seguirà con la Processione della Croce per le vie della città. La programmazione solenne terminerà il 16 settembre con le “melodie immortali”, un concerto per pianoforte e violoncello, durante il quale si esibiranno Giuseppe Fabrizio, Savino Tucci e Ilaria Bellomo. Quest’anno, proprio in occasione di queste celebrazioni, anche la processione in onore di San Gerardo (del 16 settembre) partirà proprio dal Purgatorio. Saranno coinvolte a vario titolo anche le scuole locali, in modo che possano conoscere da vicino una testimonianza storica, le cui prime tracce sono datate negli anni della metà del ‘600.
“Ricordare la nascita di una comunità parrochiale o della dedicazione di un tempio sacro – spiega a Il Megafono, Don Ignazio Pedone – non sono ricorrenze fini a sé stesse, ma un mezzo attrraverso cui una comunità parrochiale, guardando al passato e alla sua storia, possa ritrovare la propria identità cristiana, per vivere meglio il presente, nel cammino spirituale. Serve altreì per darsi uno slancio verso il futuro, con speranza, fede e soprattutto nella carità”.