Candela – Venerdì 20 settembre, alle ore 18.00, presso la Masseria Torre Bianca di Candela (FG), SP 99 km 5400, la Regione Puglia presenta al pubblico il progetto artistico di divulgazione culturale di Maria Dompè dal titolo “my name is … il mio nome è … Conosci l’altro e la sua realtà”.
Candela, dunque, rappresenta la terza tappa (dopo il Museo Macro Asilo di Roma e la Chiesa delle Donne della Certosa di San Martino di Napoli) di un’idea artistica che indaga sul fenomeno della migrazione e vedrà protagonisti sei migranti accolti nel progetto SPRAR Vulnerabili del Comune di Candela e gestito dalla cooperativa sociale Iris. Le loro interviste sono state raccolte da Giovanna Baldassarre, Pierluigi Bevilacqua, Annalisa Mentana ed Enza Moscaritolo, per poi essere tradotte in racconti, elaborati e parzialmente letti durante la serata di presentazione. La narrazione è affidata alle voci di Pierluigi Bevilacqua e Asia Correra della Piccola Compagnia Impertinente. Maria Dompè per l’occasione, dedica un’opera ambientale che costituisce la scenografia ed il coronamento dell’evento artistico.
«La cultura è conoscenza e tramite essa si può permettere una corretta, autonoma, formazione delle idee. Con questo assioma ineludibile nasce un progetto di arte per il sociale, dove si potrà ascoltare l’Altro – dice Maria Dompè – . Solo con la disponibilità verso l’altrui esigenze e condividendo un principio etico di inclusione, potremo abbattere barriere e pregiudizi che ci allontanano dalla vera essenza del popolo italiano: la solarità, la positività, l’ospitalità di un grande Paese mediterraneo, culla secolare di arti e tradizioni. Incontrare per conoscere: perché una coltre di sospetti e condizionamenti sia reali che amplificati, avviluppa la nostra mente, divide, influenzando una giusta comprensione. Noi tutti subiamo disorientati, allontanandoci da una partecipazione informata, come garanzia di un’essenziale funzione democratica».
La scelta di questo tipo di opera e della sua localizzazione a Candela si pongono in linea e in continuità con il pluriennale progetto Daunia Land Art che dal 2015 la società ArcheoLogica porta avanti per sensibilizzare l’opinione pubblica alla tutela e alla valorizzazione del paesaggio di Capitanata e della rete storica dei tratturi della transumanza come “pratica dell’incontro e dell’interscambio” tra diverse culture, per un reale arricchimento reciproco, nel segno del confronto. La comunità locale, i portatori d’interesse, tutti i professionisti del settore e gli interessati al progetto sono invitati a partecipare.
Comunicato Stampa