Giordano in Jazz, Foggia all’Opera, le grandi voci, i grandi nomi e interpreti, la prosa, i testi, i contenuti, la danza. Scorrere il cartellone del Teatro Giordano di Foggia e scoprire quanto sia d’impatto la scelta effettuata dall’Amministrazione comunale del Comune di Foggia che con il Teatro Pubblico Pugliese realizza anche quest’anno una nuova sintonia per accogliere il suo pubblico nel teatro della città. Dall’australiana Linda May Han Oh alla Carmen, a Mogol, fino a Rickie Lee Jones, una delle dame della canzone d’autore americana degli ultimi vent’anni, a Marcella di Umberto Giordano – idillio moderno in tre episodi -, Brad Mehldau, pianista e compositore jazz, ha lavorato con artisti del calibro di Pat Metheny, Charlie Haden, Lee Konitz, e ha registrato come sideman con Michael Brecker, Wayne Shorter, John Scofield e Charles Lloyd. Poi l’opera con il Rigoletto di Verdi, con le sue immortali romanze Bella figlia dell’amore e Sì, vendetta tremenda vendetta, senza rinunciare al Gospel di Natale e a BIG molto amati come Mario Biondi, voce nera e cuore siciliano, e Sergio Cammariere, con le sue canzoni d’autore e la voce narrante del nostro Cosimo Damiano Damato.
E se Ettore Bassi dopo la riflessione sul sindaco pescatore porterà L’attimo fuggente, così attento Bassi alle nuove e vecchie pedagogie, Ferzan Ozpeteck ha messo su la sua squadra per raccontare anche a teatro Mine vaganti (tra gli attori c’è Francesco Pannofino e Paola Minaccioni), Enzo Decaro diretto da un pugliese (Leo Muscato) raccoglie l’eredità di De Filippo (Non è vero ma ci credo), Massimo Dapporto ne Un borghese piccolo piccolo di Vincenzo Cerami. Angela Finocchiaro affronta invece un viaggio in un labirinto in cui perde il filo, Silvio Orlando affronta le nuove solitudini contemporanee (Si nota all’imbrunire), I soliti ignoti sono invece Marchioni/Zeno, con grande curiosità diffusa di vedere quanto sia efficace la versione in prosa del più noto e divertente film. Leo Muscato dirige anche Alessandro Haber in Morte di un commesso viaggiatore, di Miller, mentre una sarà la puntata per la danza: le coreografie di Daniel Ezralow, ballerino, coreografo e attore statunitense, tra i componenti originari della compagnia Momix, uno dei coreografi del programma di Sky, Dance Dance Dance.
Un salto nella comicità di Zelig ed ecco Ale e Franz e poi palco per Midnight Barabba (Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli e AVL TEK), regia Otello Cenci, con alcuni tra i migliori talenti della nostra terra, Antonella Carone, Michele d’Errico, Franco Ferrante, Carla Guido, Raffaello Lombardi, Mimmo Padrone e Roberto Petruzzelli.
20 ottobre la prima data per il Giordano in Jazz (Linda May Han Oh), per Foggia all’Opera il 25 ottobre (Carmen di Bizet, con la regia di Giandomenico Vaccari), mentre apre il cartellone più tipicamente PROSA: Mogol racconta Mogol. Una narrazione appassionata del più grande poeta della canzone italiana, Mogol, unita alla interpretazione delle indimenticabili canzoni di Lucio Battisti e non solo, eseguite da Monia Angeli alla voce e Stefano Nanni al pianoforte. Sarà una serata di racconti e tanta musica. Lo spettacolo unisce le canzoni non solo dello storico sodalizio fra Lucio Battisti e Mogol, ma anche i tanti brani scritti per altri interpreti come Cocciante, Mina, Mango, Adriano Celentano, Massimo Morandi, Lucio Dalla. Ultimo spettacolo 29 e 30 aprile con Ale e Franz.
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