Quattro dei novanta femminicidi avvenuti in Italia nel 2019 si sono verificati ad Orta Nova. E’ bastato questo dato per dare ulteriore valenza alla marcia silenziosa che si è tenuta questa mattina, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, per le vie della cittadina dei Reali Siti.
L’iniziativa è stata promossa dal Centro Antiviolenza di Ambito “Titina Cioffi” che ha coinvolto l’amministrazione comunale ortese, le amministrazioni dei paesi limitrofi, le scuole del territorio e le associazioni tra cui Pro Loco di Orta Nova, Misericordia di Orta Nova; Rebylandia e Associazione dei Caduti e Dispersi di ogni guerra.
Dopo aver sfilato con cartelloni e palloncini rossi, il corteo si è fermato nei pressi della Piazza dei Caduti dove è stata inaugurata una panchina rossa, in ricordo delle donne vittime di femminicidio. Qui, dopo la benedizione del parroco Don Donato Allegretti e le parole delle responsabili del CAV, è intervenuto il sindaco, Domenico Lasorsa, che ha ricordato i tragici avvenimenti che si sono susseguiti negli ultimi mesi nella città di Orta Nova.
“Se tutto questo fino a qualche tempo fa ci sembrava molto lontano dalle nostre realtà oggi non possiamo più dire la stessa cosa” – ha affermato il primo cittadino. “Nella provincia di Foggia, nelle ultime settimane, si è constatato un netto aumento di femminicidi; in particolar modo ad Orta Nova, nel nostro territorio. Nel giro di due settimane siamo stati coinvolti da un forte dolore dettato dall’uccisione di ben quattro donne. Episodi che hanno contribuito a scrivere una delle pagine più brutte della storia del nostro paese e del nostro territorio. Proprio per questo motivo una marcia del genere diventa simbolica all’interno della nostra comunità proprio perché dobbiamo avvertire l’esigenza di non sottovalutare il fenomeno ma di combatterlo”.
Il sindaco ha ribadito la volontà di voler istituire ad Orta Nova un centro antiviolenza per tutte le donne che ne avranno bisogno. “Il territorio dei 5 Reali Siti necessita di un centro antiviolenza aperto a tutte e tutti coloro che vogliono aprirsi e denunciare le angherie che ricevono” – ha affermato il primo cittadino. “Per questo motivo chiedo alle scuole, agli insegnanti, ai genitori, a tutti e tutte di portare avanti il processo di sensibilizzazione su questo tema affinché una società priva di disparità di genere possa nascere”.
Unica nota stonata l’eccessivo caos venutosi a creare durante la manifestazione che voleva essere “silenziosa” per sensibilizzare contro il silenzio nel quale spesso si nasconde il dolore di tante donne. “Mi sento in dovere anche di chiedere scusa per il baccano manifestato da alcuni ragazzi durante la marcia” – ha chiosato il sindaco Lasorsa. “Un atteggiamento irrispettoso nei confronti di tutti e soprattutto nei confronti del senso della manifestazione. Significa che su alcuni di loro c’è ancora tanto lavoro da fare”.
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