Alcuni consiglieri di minoranza del Comune di Orta Nova, nelle ultime ore, hanno denunciato la circolazione dei moduli per la richiesta del bonus alimentare stanziato dal Governo, ben prima della pubblicazione degli stessi sui canali ufficiali. E’ quanto hanno fatto sapere dal gruppo dell’Orta Nova Mi Piace rappresentato in consiglio da Antonio Di Carlo, Antonio Festa e Domenico Di Vito.
“È da alcune ore – si legge su Facebook – che alcuni amministratori di maggioranza fanno girare su WhatsApp sottobanco , agli amici degli amici, la dichiarazione da compilare per poter accedere ai Buoni Alimentari previsti dal Governo. Non commentiamo questo modo di fare, spetta ai cittadini farlo, ma a questo punto ci sembra doveroso rendere questo documento alla portata di tutti. Lo stesso sarebbe stato pubblicato nei prossimi giorni sull’Albo Pretorio del sito istituzionale del nostro Comune”.
L’amministrazione comunale ortese, dalla pagina ufficiale del sindaco Domenico Lasorsa, ha poi replicato come segue: “Informiamo che quello che sta erroneamente girando è semplicemente una bozza di modulo e non ha alcuna validità. Il modulo ufficiale sarà pubblicato nella giornata di domani sui canali ufficiali: il sito del comune di Orta Nova e questa pagina Facebook. In un momento così delicato per l’intera comunità ci aspettiamo collaborazione da parte dell’opposizione soprattutto nel non alimentare solo a strumentali fini politici, dubbi sulla regolarità nell’attribuzione delle risorse stanziate. Alimentare dubbi in questo momento significa soffiare sul fuoco vivo della disperazione delle persone in questo momento più fragili e vulnerabili. Politica si ma con dignità” – chiosa il primo cittadino.
Che cosa si poteva aspettare dai cavalli di razza della politica ortese? Credo, sindaco, che qui bisogna stare attenti al rapporto tra CAAF e comune. Ormai la politica la fanno loro, non i partiti politici! Non capisco come questo problema possa essere regolamentato per riportarlo in un ambito di servizio pubblico neutrale. La nostra democrazia è ridotta proprio a schifezza e il cosiddetto popolo a schiavi senza dignità.