Il lockdown del Paese, dovuto alla pandemia da Covid-19, ha portato alla chiusura delle scuole costringendo i bambini a stare a casa. L’esistenza e le abitudini degli italiani, così come quelle degli altri popoli, sono state stravolte all’improvviso. Un brusco cambiamento nella quotidianità è stato sperimentato anche dai bambini, ma troppo poco spesso se ne parla.
Molto dipende dal fatto che, seppure i bambini siano a tutti gli effetti una realtà di cui tenere grande considerazione, gli adulti, chiusi nell’ossessione delle proprie necessità, spesso sottovalutano la dimensione psicologica ed emotiva della prima infanzia. Men che mai ci si chiede quali sentimenti vivano i più piccoli, ovvero i bambini in età da nido a cui spesso si associa una incapacità tutt’altro che rispondente alla realtà. Questo trend non è passato inosservato agli occhi delle operatrici del nido comunale di Bovino, una piccola città dei Monti Dauni in cui la realtà dei nidi è ancora molto recente, spesso troppo e dunque tanto sottovalutata. Le ragazze di Borgo Felice, la cooperativa che da sei anni gestisce il nido comunale a Bovino, si sono dunque chieste come potessero aver vissuto questi repentini cambiamenti i loro bambini, che avranno pensato: “dove sono i compagni? E le educatrici?”
E’ vero, i bambini al di sotto dei tre anni d’età sono piccoli ma anche loro coltivano amicizie e interiorizzano abitudini. Le loro relazioni sono fisiche, fatte di contatto, di movimento e di capacità manipolative e le educatrici dell’asilo nido di Bovino lo sanno bene.
Le socie della Cooperativa Sociale Borgo Felice, forti di queste consapevolezze e sicure di interpretare il sentirsi un po’ persi dei propri piccoli, non si sono perse d’animo dinanzi alla straordinarietà del momento: non potevano interrompere così bruscamente i contatti con i piccoli ospiti del nido e per questo dopo pochi giorni dalla chiusura forzata, anche se nei limiti oggettivi dettati dall’emergenza, hanno deciso di portare avanti la propria mission educativa, sperimentando una didattica a distanza naturalmente commisurata all’età dei suoi piccoli utenti.
Secondo le educatrici, adesso più che mai, è importante per i bambini continuare ad avere una relazione educativo/affettiva, seppur a distanza, con chi si è preso cura di loro per gran parte del tempo in ogni singola giornata trascorsa al nido nei primi sei mesi dell’anno educativo 2019/2020.Hanno perciò deciso di mettere in campo competenza ed umanità per cercare di non disperdere i risultati e le competenze acquisite dai bambini fino a prima della chiusura forzata delle scuole. Ma soprattutto hanno sentito il bisogno di mantenere vivo il legame, oltre che con i bambini, con le loro famiglie e lo hanno fatto attraverso l’uso della tecnologia. Il canale Whatsapp è quello maggiormente usato, proprio come durante l’apertura del servizio, ed è ancora più funzionale adesso che ai genitori permette di ricevere video/tutorial registrati dalle maestre contenenti attività con finalità ludico/ricreative ed educative: racconti di storie, lezioni di yoga e di musica, laboratori manuali, canzoncine, balli e persino compiti a casa da parte dell’istruttore di nuoto per il progetto piscina portato avanti nel nido Comunale di Bovino dalla stessa Borgo Felice. Vengono utilizzati anche altri social come Instagram e la pagina di Facebook.
L’uso intelligente della tecnologia da parte del personale dell’asilo nido comunale di Bovino ha permesso di avere post e video sempre a disposizione delle famiglie e dei bambini che possono guardarli e riguardarli, e così anche di diversificare la tipologia di didattica on line che non può essere live come per i bambini più grandi che hanno tempi più lunghi di attenzione davanti allo schermo. Non meno importante del lavoro dello staff del nido è l’alleanza educativa tra educatori e genitori, co-costruttori del percorso educativo. Sta ad essi, infatti, prestarsi in qualità di mezzo per l’approccio dei piccoli ai tutorial proposti. Il compenso del lavoro incessante dello staff di Borgo Felice sta nella pubblicazione, quasi ogni giorno, da parte dei genitori, dei lavori fatti dai loro piccoli seguendo le indicazioni delle maestre in video.
Partendo dal presupposto che la primissima infanzia è una fase della crescita durante cui è importante la socializzazione in quanto volàno per lo sviluppo di autoregolamentazione comportamentale ed emotiva, capacità e competenze, è importante sottolineare quanto dunque sia stimolante un ambiente educativo in presenza, che sia il nido dunque piuttosto che la rete, in cui mettere in atto, appunto, la socializzazione. È per questo che Borgo Felice spera di riaprire al più presto ed intanto, oltre che voler essere utile nonostante le distanze, vorrebbe comunicare a tutti un messaggio importante: “ non bisogna mai smettere di guardare il mondo a colori”. Il modo migliore per farlo è guardarlo attraverso gli occhi dei bambini cercando di non dimenticarsi che anche loro hanno bisogno di conforto adesso più che mai.
Comunicato Stampa
Borgo Felice