La situazione relativa al Coronavirus si fa sempre più difficile a Cerignola. La preoccupazione riguarda due aspetti, correlati tra loro: il primo quello concernente in numeri del contagio in ascesa, il secondo relativo alle modalità di elargizione delle misure di sostegno alle fasce deboli della popolazione.

Infatti, l’ultimo bollettino diramato dal COC del centro ofantino ha fatto segnare altri sette casi di positività, numeri che portano a 67 il numero totale dei contagiati, fino a questo momento. Nella città di Cerignola, già da tempo indicata come zona “rossa” nel bollettino della Regione Puglia, si conterebbero anche 12 decessi di Coronavirus dall’inizio della pandemia ad oggi.

Nel frattempo la politica si divide sulle modalità di assegnazione dei buoni spesa per l’emergenza alimentare. L’ex assessore alle politiche sociali, Rino Pezzano, su Facebook, ha mostrato le foto degli assembramenti che si sono venuti a formare nelle ultime ore nei pressi di Palazzo di Città, dove un gran numero di persone stavano attendendo i buoni.

L’ex assessore della Giunta Metta ha indicato la ricetta, accusando i commissari prefettizi che attualmente amministrano la città. “Con sette assistenti sociali, 50 buoni al giorno a testa e la consegna a domicilio – scrive Pezzano – in una settimana avrebbero distribuito 2500 buoni e ora non staremmo in queste condizioni. Semplice ma, purtroppo, i consigli non si accettano”.

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