E’ il 59esimo scontro tra il Catanzaro e il Foggia, una partita che sa di altri tempi tra due nobili decadute del calcio romantico. Al Ceravolo i giallorossi incontrano i rossoneri per il match valevole per la quinta giornata del girone C di Serie C. Marchionni fa dei cambi, inserendo Ndiaye al posto di Di Masi ma confermando Dell’Agnello in attacco. Mentre Calabro si affida alla coppia gol, Evacuo- Di Piazza, quest’ultimo grande ex della partita. Prima del fischio d’inizio le due squadre osservano un minuto di silenzio per la prematura dipartita della Governatrice della Calabria, Jole Santelli.
PRIMO TEMPO. Il primo squillo di trombe della partita arriva proprio dall’ex Di Piazza che al 10′ sfrutta una scivolata di Germinio e si invola tutto solo verso la porta, ma il suo tiro finisce alto dopo il tentativo di dribbling su Fumagalli. I rossoneri pagano la buona intesa dei padroni di casa nella fase offensiva e arrivano a subire il primo gol. Evacuo dal limite dell’area di rigore si libera di Anelli e fa partire un diagonale potente di sinistro che si insacca in rete per il vantaggio del Catanzaro. Dopo lo svantaggio si svegliano i rossoneri che provano ad alzare il baricentro. Ma è ancora il Catanzaro ad essere pericoloso sopratutto con la coppia offensiva. Cross dalla sinistra di Contessa e colpo di testa in tuffo di Evacuo che termina di un soffio sul fondo. Al 34esimo arriva l’episodio tanto atteso dagli ospiti. Dopo un contrasto al limite dell’area vinto da Kalombo, Curcio si invola verso la porta e si scontra contro il portiere avversario. L’arbitro fischia un rigore dubbio, in quanto il centrocampista rossonero forse allunga la gamba per farsi colpire. Sul dischetto si presenta sempre l’ex Catania che pareggia e bissa la rete contro il Bisceglie. Il Catanzaro vuole addrizzarla prima della fine del primo tempo e dopo un contrasto in area, Di Piazza si ritrovo sul destro la palla per il nuovo vantaggio, ma spara sul palo e salva la sua ex squadra. Dopo un gol annullato al Foggia per fuorigioco, si va negli spogliatoi con il risultato in parità.
SECONDO TEMPO. Nel secondo tempo la squadra di Marchionni sembra più in palla, intenzionata a non commettere gli errori di deconcentrazione fatti ad inizio partita. Il Catanzaro si gioca i primi cambi ed esce anche Di Piazza, positivo per 45′. Dopo 5 minuti il Foggia guadagna una buona punizione dai 25 metri, ma la traiettoria arcuata di Curcio non inquadra lo specchio. Il Foggia continua a provarci, anche con Ndiaye che cade in area di rigore ma l’arbitro fischia una simulazione e ammonisce l’ex Acireale. Calabro completa la rotazione delle punte e fa entrare Di Massimo al posto di Evacuo. A 63esimo Curcio si trova una buona palla al limite dell’area ma il suo tiro non impensierisce Branduani che blocca in due tempi. Anche per via della stanchezza le due squadre si allungano e si rendono protagoniste di repentini cambi di campo. Anche il Foggia ricorre alle sostituzioni e lancia nella mischia Vitale al posto di Garofalo. D’Andrea sugli scudi in questa fase della partita, un inserimento dalla destra, dopo il fallo laterale, rischia di far caracollare i padroni di casa, ma la palla finisce fuori. La nuova coppia offensiva dei giallorossi si fa vedere al 71esimo quando Di Massimo si gira in un fazzoletto e spara contro Fumagalli che poi è bravo a neutralizzare anche la ribattuta di Casoli. E’ solo il preludio del gol che arriva su un ribaltamento di fascia velocissimo del Catanzaro: il cross perfetto di Fazio imbecca Carlini sull’altro lato che trova la coordinazione e trafigge il portiere rossonero al volo. Rossoneri che perdono la pazienza e restano anche in 10. Dopo un calcio d’angolo Anelli scalcia contro l’avversario a terra, gesto che viene sanzionato dall’arbitro con il cartellino rosso. Di Massimo potrebbe addirittura chiuderla a 10 dalla fine ma il suo destro rasoterra sibila oltre il secondo palo. Anche Curiale può trafiggere Fumagalli ma il tocco sotto non inquadra la porta all’85esimo. Nei 5 minuti di recupero il Foggia ha una grande opportunità da calcio di punizione, la conclusione violenta di Gentile trova i guantoni di Branduani e vanifica gli ultimi sforzi dei rossoneri.
Vince il Catanzaro, ma il Foggia non sfigura. Curcio è già il leader tecnico dei rossoneri, D’Andrea è una bella scoperta, ma Marchionni deve assolutamente registrare la difesa che ha tremato contro la doppia batteria di attaccanti di spessore del Catanzaro, una squadra decisamente superiore rispetto all’attuale rosa dei Satanelli. Il tempo però è dalla parte dei rossoneri che ora devono rimettersi in carreggiata contro gli acerrimi rivali dell’Avellino, nel match in programma giovedì 22 ottobre allo stadio Zaccheria.