Personale della Squadra Mobile di Foggia, a seguito di attività investigativa coordinata e diretta dalla locale Procura della Repubblica, ha dato esecuzione all’ordinanza della misura cautelare personale della custodia in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale nei confronti di una giovane donna di 20 anni resasi responsabile di stalking e di lesioni personali in danno di altre due ragazze.
I fatti risalgono alla notte del 30 agosto scorso e si sono svolti nella zona centrale di Foggia. Le due ragazze si trovavano in compagnia di altre amiche all’interno di una cicchetteria allorquando venivano aggredite verbalmente, con parole ingiuriose e minacce di morte, dall’indagata che riteneva le due donne ree di averla derisa qualche giorno prima. Il pronto intervento di alcuni avventori consentiva però l’allontanamento dal locale dell’indagata.
Tuttavia, mentre le ragazze si allontanavano poco dopo dal locale, discutendo sbigottite per l’accaduto, venivano nuovamente raggiunte dalla indagata che sbucava inaspettatamente alle loro spalle e ricominciava ad ingiuriarle per poi passare alle vie di fatto aggredendo una di esse, tirandole i capelli e dandole un morso fulmineo sul naso che le procurava lesioni guaribili in sette giorni.
A quel punto le ragazze presenti intervenivano in soccorso dell’amica ferita, circostanza questa che infastidiva l’indagata che continuava a lanciare insulti e minacce per poi allontanarsi. Non contenta, dopo qualche ora, l’indagata, in pigiama e ciabatte, raggiunge nuovamente il gruppo di ragazze mentre erano sedute su una panchina e, apprendendo che quella ferita era andata via, iniziava a minacciare l’amica con cui l’aveva vista all’interno della cicchetteria. Subito dopo, prendeva dall’immondizia una bottiglia di vetro, la rompeva a terra e con i cocci colpiva la giovane ragazza al viso, alla schiena ed alla testa, continuando ad inveire nel mentre la colpiva.
La ragazza sanguinante e dolorante veniva soccorsa da un passante e trasportata in ospedale ove veniva medicata e suturata. Purtroppo le lesioni procurate al viso ne hanno determinato uno sfregio permanente che hanno determinato la necessità di rivolgersi ad un chirurgo plastico. L’insieme degli elementi di prova raccolti dalla Squadra Mobile, consistenti nelle dichiarazioni rese dalle parte offese e dai testimoni nonché dai referti medici, hanno consentito alla Procura della Repubblica di ricostruire l’accaduto e di richiedere la emissione della misura cautelare in carcere che è stata accolta dal G.I.P. del Tribunale, sussistendo gravi indizi di colpevolezza nei riguardi della indagata.
Alla donna, oltre al reato di lesioni personali, viene contestato anche quello di stalking nei confronti delle due ragazze rimaste ferite atteso che la pervicacia manifestata contro le persone offese, ingiurate, minacciate ed aggredite in più momenti, hanno determinato nelle due vittime uno stato di ansia, timore e preoccupazione per la propria incolumità e quella dei propri congiunti, costringendole per diverso tempo a non circolare per strada da sole nel timore di essere nuovamente aggredite. L’arrestata, dopo le formalità di rito, è stata tradotta presso la Casa di Reclusione di Trani per ivi rimanere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Comunicato Stampa
Questura di Foggia