C’è un dato inequivocabile: al pallone non frega niente delle brutture che accadono in città e il Foggia continua a giocare bene nonostate tutto. In una delle settimane peggiori della centenaria storia dei rossoneri (dopo gli atti intimidatori ai danni del calciatore Gentile e le polemiche tra politica, ultras e giornalisti) arriva il match con il Palermo allo stadio Pino Zaccheria. Su un campo inzuppato dalla pioggia ha luogo una sfida tra due squadre che si trovano entrambe a centro classifica, ma che all’inizio della stagione avevano obiettivi ed aspettative ben diversi. Torna Del Prete tra i rossoneri, Rocca a predersi le chiavi della trequarti, Curcio e D’andrea tandem offensivo. I siciliani invece si affidano ad una vecchia conoscenza del calcio foggiano, Roberto Floriano, grande ex della sfida.
PRIMO TEMPO. La partita inizia con ritmi molto alti e tante occasioni da rete. Al 17esimo arriva il gol di D’Andrea, abile nello sfruttare l’errore di un difensore avversario e trafiggere il portiere con un diagonale. Floriano, poco dopo, ha subito l’occasione per pareggiare e siglare il più classico dei gol dell’ex. Il suo tiro, candendo a terra, dal vertice dell’area, colpisce il palo alla sinistra di Fumagalli. Il tema tattico cambia con il vantaggio del Foggia: è il Palermo a gestire la palla, mentre il Foggia si affida al recupero veloce e al contropiede. Al 33esimo Rocca si libera bene sulla sinistra e prova a cercare in mezzo un’altra zampata di D’Andrea che però non raggiunge il buon cross del compagno. Rocca però è in palla anche oggi, al 35esimo raccoglie una palla poco fuori dalla lunetta dell’area dei rosanero e fa partire un tracciante rasoterra di destro che si infila tra Pelagotti e il palo, per il 2-0 rossonero. I siciliani rischiano di caracollare sotto le sortite offensive dei padroni di casa. D’Andrea si infila bene in area, fa partire un cross morbido verso Vitale, la cui sforbiciata a porta vuota finisce nella curva Franco Mancini. Sul finire del primo tempo il Palermo ci prova ma il passivo rimane lo stesso.
SECONDO TEMPO. Gli ospiti iniziano il secondo tempo con tanto possesso palla e poche azioni pericolose. Prima della girandola dei cambi, ci prova Odjer da fuori ma senza inquadrare lo specchio. La scelta di lasciare l’iniziativa al Palermo paga, in quanto le azioni più pericolose risultano essere sempre quelle dei rossoneri, soprattutto con gli inserimenti pungenti di D’Andrea. Quest’ultimo al 61esimo sigla il terzo gol del Foggia, ma l’arbitro fischia il fuorigioco su segnalazione del guardalinee. Al 67esimo il Foggia si fa trovare scoperto sul ribaltamento di fronte, ma Rauti si fa schermare da Anelli, intervenuto con buona scelta di tempo. I rosanero diventano sempre più pericolosi ma non riescono a trovare il gol. Curcio prova a beffare Pelagotti da centrocampo, ma trova soltanto gli applausi dei pochi presenti allo stadio Zaccheria. Ci prova senza esiti positivi anche Valente dopo una mischia, ma il suo tiro non impensierisce il portiere rossonero Fumagalli. Si rivede Dell’Agnello all’80esimo, che subentra al posto di Curcio; mentre Germinio prende il posto di Gavazzi. Nel recupero Del Prete salva un gol già fatto intercettando un pallone che era destinato in porta, a Fumagalli superato. I cambi del Foggia, sul finire della gara, trascinano il match nella direzione desiderata da Marchionni.
Il Foggia sale in quinta posizione, mentre il Palermo è fuori dalla zona playoff. Una prova di carattere per gli uomini in maglia rossonera che mostrano solidità difensiva e buoni meccanismi offensivi, con un D’Andrea in più. I rossoneri dimostrano ancora una volta che forse dovrebbe parlare soltanto il campo e le cose andrebbero meglio. Prossimo appuntamento in casa del Monopoli, domenica 13 dicembre.
TABELLINO
FOGGIA – PALERMO 2-0
Reti: al 17′ pt D’Andrea F. (Foggia), al 36′ pt Rocca M. (Foggia).