Entrambe le squadre sono già ai play-off, ma per entrambe l’appetito vien mangiando, con un occhio alle posizioni più alte delle classifiche che darebbero privilegi e vantaggi nelle sfide della post-season. Di fronte ci sono Foggia e Catania allo stadio Pino Zaccheria, per l’ultima giornata della Serie C – girone C 2020-2021. Marchionni deve fare ancora i conti con le defezioni per Covid e ripropone Di Stasio tra i pali, Galeotafiore in difesa e Salvi. In attacco c’è il grande ex della partita, Alessio Curcio, affiancato da D’Andrea.
PRIMO TEMPO. Prima frazione di gioco spumeggiante, con occasioni da gol da entrambe le parti. Inizia forte il Foggia con un cross dalla destra di Curcio per Vitale che non aggancia tutto solo davanti al portiere avversario. Risponde il Catania con una bella azione di Golfo che non riesce ad indirizzare verso la porta, dopo l’incertezza di Di Stasio. I rossoneri si riaffacciano in attacco con un bel colpo di testa di Germinio, su calcio da fermo battuto da Curcio, ma niente da fare per il vantaggio. Il 10 rossonero sembra ispirato e lo si capisce al 14esimo quando tenta addirittura la sforbiciata volante in area. La palla deviata finisce in angolo. Da corner nasce il gol del Foggia: l’uscita sciagurata del portiere del Catania Martinez consente proprio a Curcio di svettare tutto solo di testa e insaccare per l’1 a 0. Naturalmente, in quanto ex, Curcio non esulta. Il Catania reagisce con il migliore degli isolani, Golfo, che dalla lunetta del rigore impatta di potenza ma trova la deviazione provvidenziale di un uomo dalla maglia rossonera. Al 20esimo i padroni di casa raddoppiano: possesso riottenuto con la forza sull’out di destra, il cross in mezzo trova la scivolata fulminea di D’Andrea che fredda il portiere sul suo palo. E’ il raddoppio. Gli ospiti però non stanno a guardare e trovano la rete al minuto 34 con un’azione insistita di Zanchi sulla sinistra. Il suo cross trova la spizzata di Silvestri e ancora una volta una indecisione di Di Stasio. Il Catania potrebbe addirittura pareggiare con il sinistro potente di Pinto, da buona posizione, che non trova la porta. E’ 2-1 a fine primo tempo.
SECONDO TEMPO. La partita riprende con lo stesso pepe della prima frazione. E’ il Catania a cercare con insistenza il gol del pari e ci va vicino più volte con le conclusioni di Albertini (subentrato a inizio ripresa) e Piccolo. Marchionni capisce che è il momento di dare una scossa ai suoi e lancia nella mischia Iurato, Del Prete e Morrone, nel tentativo di ridisegnare il centrocampo e schermare gli attacchi degli isolani. Ma è sempre il Catania ad avere il pallino del gioco, alla ricerca del pari. Il Foggia si difende e cerca di ripartire veloce, ma con molte difficoltà. Con questo atteggiamento il pareggio è inevitabile e infatti arriva al minuto 76 dagli sviluppi di un traversone dalla destra. Il Catania colpisce prima un palo, ma sulla ribattuta arriva Golfo come un rapace che ribadisce in rete. Gli ospiti ci credono anche in virtù del risultato del Bari, in contemporanea, e continuano a spingere sull’acceleratore. Negli ultimi 10 minuti di partita le squadre si allungano e inevitabilmente anche il Foggia trova spazio, con Iurato che al termine di una bella percussione spara sull’esterno della rete. Quasi contemporaneamente al vantaggio del Bari al San Nicola e del sopresso della Juve Stabia sulla Ternana, si spegne la fiammella del Catania e la partita si trascina verso il pareggio.
Soltanto un pari al fischio finale e le due squadre sono costrette ad abbandonare il bottino grosso. Il Foggia dunque chiude il suo campionato a 51 punti, al nono posto. Un risultato che, al netto della perdita della settima casella, è comunque insperato per la compagine di Marchionni, pensando alle aspettative di inizio stagione. In virtù dei risultati maturati alla fine del campionato, il Foggia affronterebbe proprio il Catania in trasferta nel primo turno play off, ma c’è da attendere il riscontro della Giustizia Sportiva che si dovrà esprimere sui 2 punti tolti agli isolani ad inizio campionato. Se fosse confermata la penalità ci sarebbe un altro capitolo della sfida.