FOGGIA – Hanno vinto il concorso per essere assunti come OSS, Operatori Socio Sanitari, con contratto a tempo indeterminato nelle strutture ASL della Puglia. L’ASL di Foggia ha fatto richiesta di poterli assumere nei propri presidi ospedalieri, ma poi non ha deliberato come doveva per procedere alle assunzioni, scegliendo invece di contattare singolarmente gli OSS vincitori di concorso per proporre loro l’assunzione a tempo determinato per un anno, con la prospettiva di un contratto a tempo indeterminato soltanto dal secondo anno. E’ quanto denuncia il neo-costituito Coordinamento degli OSS Fp Cgil Foggia, nato proprio per lottare affinché gli Operatori Socio Sanitari vincitori di concorso non debbano trovarsi nella situazione paradossale e assolutamente svantaggiosa rispetto agli altri OSS che, vincendo il concorso, negli altri territori della Puglia saranno regolarmente assunti secondo quanto previsto con un contratto a tempo indeterminato.
“In Capitanata, sono 25 le lavoratrici e i lavoratori che si trovano in questa situazione di assurda e immotivata incertezza”, spiegano i responsabili del Coordinamento. “E’ stata la ASL Foggia a richiedere che tra i vincitori del concorso le fosse data la possibilità di assumere i 25 OSS. Regola vuole che, dopo quella richiesta, la stessa ASL Foggia avesse subito predisposto gli atti e le deliberazioni conseguenti per procedere con le assunzioni a tempo indeterminato, e invece ecco partire una sorta di ‘trattativa privata’, attraverso telefonate a singoli OSS, con la proposta di contratti a tempo determinato per un anno”.
“Al direttore generale Vito Piazzolla”, ha annunciato Mario La Vecchia, segretario generale provinciale FP Cgil Foggia, “abbiamo chiesto un incontro urgente per avere chiarimenti urgenti rispetto a tutta questa vicenda. Ci aspettiamo che la situazione sia affrontata e risolta nell’unico modo possibile, vale a dire con l’ASL Foggia che proceda senza ulteriori indugi nel proporre e sottoscrivere i contratti a tempo indeterminato per le lavoratrici e i lavoratori che essa stessa ha richiesto di poter assumere secondo la graduatoria dei vincitori di concorso. Si tratta di Operatori Socio Sanitari professionali, di donne e di uomini che, in base al concorso vinto, hanno diritto a essere assunti con contratto a tempo indeterminato, cioè un contratto che permetta a loro e alle proprie famiglie di operare scelte importanti come l’attivazione di un mutuo ad esempio, o di programmare la prospettiva di vivere e lavorare in un dato territorio per molto tempo. Stiamo parlando delle legittime esigenze e degli altrettanti legittimi diritti di donne e uomini che hanno investito nello studio, nel percorso formativo e nell’acquisizione di competenze divenute ancora più fondamentali e di rilievo nell’attuale contesto di un sistema sanitario chiamato a fronteggiare la più grande emergenza sanitaria degli ultimi decenni”, ha concluso La Vecchia.
Comunicato Stampa