(Foto: Foggia Calcio 1920) – Sul quadrato verde dello Zaccheria – tutt’altro che in buone condizioni – si incontrano il Foggia e il Messina, nella gara valevole per 7a giornata di Lega Pro girone C. Gli uomini di Zeman, in crescendo nelle ultime uscite, provano a confermare il trend, mentre il Messina tenta di scrollarsi di dosso la sconfitta interna contro il Bari.
PRIMO TEMPO. Il Foggia approccia bene al match e si rende subito pericoloso con Ferrante che svaria sulle fasce per far aprire la difesa isolana. I primi 10 minuti si giocano quasi completamente nella metà campo degli ospiti, pur senza grandi occasioni da gol da registrare. La prima vera occasione arriva al decimo con Merola che scappa sulla sinistra e mette al centro per Nicoletti, il tap-in di quest’ultimo si infrange addosso al portiere del Messina. Dopo tre minuti, alla prima sortita offensiva, passano in vantaggio gli ospiti. Vukusic si fa trovare pronto nello scatto tra le linee, dribbla Volpe e la mette in rete da posizione defilata: vantaggio a sorpresa per il Messina. Il Foggia prova a reagire ma senza pungere, con il fraseggio che viene ostacolato dalle condizioni del campo. I rossoneri si rivedono al minuto 35 con un tiro da fuori di Petermann che non impensierisce Lewandowski. E’ il preludio del gol che sveglia la tifoseria casalinga e rompe un momento di stasi. Martino stoppa una palla appena fuori dall’area, la mette a terra e fa partire una rasoiata che non lascia scampo al portiere del Messina. E’ il pareggio al minuto 37. I padroni di casa potrebbero passare in vantaggio ma la zampata di Merola è in off-side. Si va al riposo sul pari.
SECONDO TEMPO. Le due squadre tornano in campo con gli stessi effettivi. Il Messina spaventa subito il Foggia con un bel dribbling dell’ex Baldé che però non riesce ad arrivare al tiro. Al 53esimo, sugli sviluppi di un calcio di punizione, Ferrante ha l’occasione di insacccare in rete ma l’arbitro fischia per un fallo di mano commesso dall’attaccante rossonero. In un’azione quasi fotocopia rispetto al gol del Messina, Vukusic prova l’infilata ma questa volta Volpe è attento e allontana di piede. Il Foggia perde le misure difensive e permette agli ospiti di farsi pericolosi, il tiro di Fazzi al 57 è deviato in corner. Salvatore Sullo ordina ai suoi di passare al 4-3-3 alla ricerca del gol del vantaggio. La mossa tattica sbilancia il Messina e rende più spettacolare la partita. Curcio aumenta i giri del motore del Foggia e al minuto 66 tenta la volé che si spegne sull’esterno della rete. Zeman e Sullo stravolgono le squadre con i cambi, anche in virtù della grande stanchezza presente in campo. Al minuto 77 il Foggia reclama un calcio di rigore per un presunto tocco di mano sul tiro promettente di Ferrante. Nulla da fare ma il Foggia torna severamente in partita. Il subentrato Merkaj, al minuto 84, fa esplodere lo Zaccheria: errore di Konaté a metà campo che fa ripartire i rossoneri, Curcio pennella per l’attaccante che di testa schiaccia e infila in rete per il vantaggio. Nel recupero Rocca mette in ghiacchio la partita con un tocco morbido sottomisura, dopo aver propiziato l’azione. Vincono i Satanelli per 3-1.
Foggia che vince una gara sporca e sofferta, a testimonianza di un percorso di crescita che può continuare. Buona la prova dei subentrati Merkaj e Rizzo Pinna che hanno portato la squadra di casa alla vittoria. Uomini di Zeman che dovranno vedersela con il Palermo domenica prossima fuori casa per continuare la scalata in classifica.