«Noi vinciamo le battaglie non con la logica dell’assistenza, ma quando rendiamo le persone protagoniste. E credo che sia il caso di questo progetto». E’ con questo auspicio che monsignor Luigi Renna, vescovo della Diocesi Cerignola – Ascoli Satriano, ha commentato le finalità del progetto “Rob.in – Robotica educativa inclusiva per minori con Bisogni Educativi Speciali” – promosso da ESCOOP e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Monsignor Renna è intervenuto lo scorso 19 novembre in occasione dell’incontro “Per una comunità educante a Torricelli”, il primo evento di animazione di comunità promosso a Cerignola nell’ambito di “Rob.in” finalizzato alla costruzione della comunità educante, che mira a coinvolgere gli attori del privato sociale, della scuola, del terzo settore, dei servizi sociali, delle istituzioni per promuovere processi efficaci di sviluppo e di presa in carico globale dei minori e delle famiglie. L’incontro si è svolto negli spazi del CERCAT ed è stata anche un’occasione per condividere le azioni dell’iniziativa che vuole agganciare i minori a rischio di abbandono scolastico precoce o in dispersione scolastica, in particolare minori con Bisogni Educativi Speciali, e le loro famiglie, attraverso le attività e le metodologie della Robotica educativa inclusiva per prenderli in carico e creare le condizioni per riportarli a scuola.

«Quello che stiamo portando avanti è un progetto complesso, triennale, che vuole creare dei presidi sul territorio finalizzati a contrastare la povertà educativa dei minori e ad avviare un dialogo con le loro famiglie – ha spiegato Marco Sbarra, direttore di ESCOOP – . “Rob.in” vuole facilitare i rapporti tra il mondo della scuola e quello delle famiglie. Siamo in un momento storico in cui la scuola viene privata del suo valore fondamentale, ed allora è necessario rafforzare l’alleanza tra scuola e famiglie anche attraverso l’apporto dell’impresa sociale. In questo segmento si inserisce il progetto “Robin”, che vuole coinvolgere i minori in attività di sostegno di supporto scolastico ed in laboratori di robotica educativa, per poi accompagnarli attraverso la metodologia della robotica educativa verso il rafforzamento delle cosiddette materie STEM – come matematica, fisica, scienze, tecnologie informatiche – che possono far acquisire ai ragazzi competenze professionali utili ad aprire a nuove opportunità lavorative».

Il progetto si sta sviluppando tra i comuni pugliesi di Cerignola, San Giovanni Rotondo e Taranto (nello specifico della Città vecchia), attraverso una serie di interventi tesi a rispondere alle problematiche di povertà educativa e sociale, promuovendo occasioni di partecipazione attiva, di aggregazione, di spazi loro dedicati affinché i cosiddetti “tempi vuoti” si trasformino in “tempi educativi”. «L’Obiettivo – ha evidenziato Sbarra – è quello di creare un modello di tipo regionale che lavorando con tutti gli attori della comunità educante possa creare un sistema che lavora contro la dispersione scolastica. Per quanto riguarda “Torricelli”, vogliamo diventare un punto di riferimento per il quartiere, un luogo ed uno spazio in cui accogliere ragazzi e famiglie, progettare idee, sviluppare interventi con tutti gli attori sociali del territorio finalizzati a migliorare i servizi e la qualità della vita della comunità».

L’alleanza educativa che ha come protagonisti principali famiglie, scuola e terzo settore diventa dunque elemento indispensabile per favorire il processo di Comunità Educanti, per valorizzare anche attraverso FabLab sociali i talenti dei ragazzi e per promuovere attività formative mirate a sviluppare la cultura digitale anche in chiave relazionale e di orientamento al lavoro. Quello svoltosi la scorsa settimana, quindi, è il primo di una serie di eventi di comunità in programma nell’ambito di “Rob.in”, che proseguirà a rafforzare la rete della Comunità Educante con ulteriori momenti di riflessione e discussione coinvolgendo scrittori, educatori, autori. Al primo incontro hanno partecipato, fra gli altri: Francesco Bonito, sindaco di Cerignola; Maria Dibisceglia, assessore comunale alle Politiche Sociali e al Lavoro; amela Petrillo, Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo “Don Bosco – Battisti” – Cerignola.

La rete di “Rob.in” è composta da ESCOOP – European Social Cooperative – Cooperativa Sociale Europea – sce (ente capofila del progetto); Associazione Europea Solidale ONLUS; Cantieri di innovazione sociale impresa sociale Società cooperativa sociale; ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile; I.C. “Melchionda-De Bonis” di San Giovanni Rotondo; I.P.S. “Cabrini” di Taranto; I.C. “Don Bosco Battisti” di Cerignola; Iress Soc. Coop; Naps Lab srls, Comune di Cerignola.

Comunicato Stampa



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