Nuova ordinanza anti-Covid a Foggia. La commissione prefettizia ha deciso di “blindare” il periodo natalizio, per limitare i contagi in aumento su tutto il territorio nazionale. Con un’ordinanza che entrerà in vigore da domani e sarà estesa fino al prossimo 9 gennaio saranno vietate tutte le attività pubbliche a rischio assembramento.

Nel dettaglio è prevista la mascherina anche all’aperto per le vie centrali della città come: Via Dante; Corso Cairoli; Largo degli Scopari; Vicolo Di Leva; Via Martire; Via Duomo; Piazza Del Lago; Piazza Pericle Felici; Piazza De Sanctis; Piazza Mercato; Piazza Martiri Triestini; Piazza Cesare Battisti; Vicolo Arco Contini, Vicolo Teatro, Piazza Purgatorio, Vicolo Arco Contini, Via Oberdan; Corso Cairoli; Piazza Marconi; Vicolo De Rosa, Corso Garibaldi; Via Torelli; Via Conte Appiano, Via della Repubblica, Via S. Altamura, Via Lanza; Piazza Giordano; Corso Vittorio Emanuele II; Vico Ciancarella; Piazza Federico II; Via Arpi (tratto tra piazza Baldassarre e Museo Civico) e aree limitrofe, Piazza Italia, Piazza Goeppingen, Quartiere Ferrovia (V.le XXIV Maggio, Via Podgora, Via Isonzo, Via Monte Sabotino, Via Montegrappa, Via Monfalcone, Via Monte San Michele, Via Bainsizza, Via Fiume, Via Piave, Via Trento, Via Pola, Via Trieste, Via Gorizia, Via Zara), C.so Giannone, Via Matteotti, C.so Roma, Via Natola, Via Telesforo, Via Nedo Nadi, Via Mandara, Via De Petra, Via G. Gentile, Via D’Addedda, Via Gramsci, Via Rovelli, V.le Pinto, Parco San Felice, V.le Michelangelo, P.zza Padre Pio, P.zza De Gasperi, V.le Fortore, C.so del Mezzogiorno, V.le Di Vittorio, Via Bari.

Stretta anche sulla tradizionale festa della vigilia di Natale. A Foggia saranno vietati intrattenimenti musicali nei giorni di festa, con un divieto di allestimento e svolgimento di qualsiasi forma musicale (tranne le musichette di natale nei negozi), oltre al divieto di consumo all’aperto di bevande e alimenti. Dunque, le festività dei foggiani saranno caratterizzate da una serie di restrizioni a causa di un provvedimento ritenuto necessario alla luce dell’escalation relativa al numero dei contagi da Covid e dalle incertezze della nuova variante.



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