Un progetto unico su scala regionale che avrà luogo a Cerignola e nei Reali Siti. É stato presentato ieri mattina in aula consiliare “Giuseppe Di Vittorio” il progetto “Ripartiamo Insieme 2” finalizzato ad offrire supporto alle vittime di reato e, in particolar modo, agli orfani speciali. Con il supporto della Regione Puglia, dell’Ambito di Cerignola e del Comune ofantino, sarà possibile realizzare un percorso di reinserimento sociale della durata di 24 mesi. Particolare attenzione sarà destinata ai figli delle vittime di femminicidio che sono rimasti da soli o sono stati reintrodotti all’interno di un nuovo nucleo familiare.

Sarà l’unico progetto di questo tipo su tutto il territorio regionale. A spiegarne le specifiche l’assessore regionale, Rosa Barone, che ha parlato della necessità di costruire una rete sempre più partecipata di attori istituzionali e non. “Questo progetto per noi è un obbligo morale. Si occuperà di costruire percorsi individualizzati – afferma Rosa Barone – un ulteriore passo in avanti rispetto a quanto già abbiamo fatto con l’inaugurazione dei centri anti-violenza e delle case rifiugio. La dotazione economica totale di 250.000 euro (anche grazie a Cassa delle Ammende) consentirà due anni di attività di consulto psicologico e di supporto informativo ai soggetti che saranno individuati dagli enti istituzionali partner del progetto”.

Alla conferenza stampa erano presenti anche amministratori ed operatori del sociale di Cerignola e dei Comuni dei 5 Reali Siti che afferiscono all’Ambito. Nel discorso di apertura il sindaco Francesco Bonito ha sottolineato la necessità di andare oltre il concetto di “pena esemplare” e al contempo di inaugurare nuovi percorsi di reinserimento delle vittime di reato, secondo quelli che sono i recenti indirizzi di diritto penale. “Abbiamo un finanziamento regionale che è destinato alla nostra città che, come noto, soffre le ricadute sociali della presenza della criminalità – afferma il primo cittadino -. Sarà un modo per avvicinare chi compie i reati alle vittime, per costruire una nuova pace sociale in città”. Nei prossimi mesi l’avvio delle attività per un progetto che avrà importanti ricadute sociali sul territorio.

FONTE: L’IMMEDIATO



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