FP Cgil ha proclamato lo stato di agitazione del personale del servizio ADI/SAD (assistenza domiciliare integrata e servizio di assistenza domiciliare) erogato dall’Ambito territoriale Subappennino Settentrionale, di cui il Comune di Lucera è capofila. Sono state attivate, inoltre, le procedure di raffreddamento dei conflitti, ex articolo 2 comma 2 Legge 146/90. “La FP Cgil, che ha richiesto anche la convocazione urgente delle parti, ritiene inaccettabile la pretesa della Cooperativa del Consorzio Opus di assumere soltanto chi aderisce come socio alla stessa cooperativa.
Una pretesa avanzata anche per le lavoratrici che hanno operato con la precedente cooperativa cui era affidato il servizio fino al 30 giugno 2022. La stessa platea di lavoratrici, è bene specificarlo, opera da oltre un decennio con continuità assoluta, ed è interessata al subentro anche in questo affidamento ai sensi delle vigenti norme contrattuali e di legge. Per questo motivo, chiediamo un incontro urgente con la stazione appaltante, vale a dire il Comune di Lucera, e con i responsabili della Cooperativa del Consorzio Opus. La Clausola Sociale deve essere applicata correttamente. L’adesione in qualità di soci può avvenire oppure no e soltanto secondo una libera scelta del lavoratore, non è un obbligo, mentre è obbligatoria l’assunzione del lavoratore derivante dallo stesso appalto-affidamento”.
Su questa vertenza, la Prefettura di Foggia ha convocato un incontro tra le parti che si terrà in videoconferenza, giovedì 28 luglio, a partire dalle ore 11. Incontro al quale la Prefettura ha invitato a partecipare il sindaco di Lucera, il presidente del Consorzio Opus e, naturalmente, la segreteria provinciale di FP Cgil.
“FP Cgil, dunque, diffida il Consorzio Opus e la Cooperativa consorziata affidataria del servizio a procedere ad assunzioni di operatori diversi da coloro che provengono dalla platea dei dipendenti del servizio medesimo al 30 giugno 2002. Qualora il Consorzio Opus e la Cooperativa consorziata dovessero perseverare nei loro intenti, ci rivolgeremo alle autorità competenti per chiedere l’assunzione dei lavoratori e delle lavoratrici da noi rappresentati e, inoltre, informeremo l’ANAC, Agenzia Nazionale Anti Corruzione”.
comunicato stampa