C’è la storia di Paolo, con un passato da senza dimora ed un problema di salute mentale. Quella di Mamadou, che ha conosciuto la durezza del caporalato e della fatica. C’è l’esperienza di Carmela, che sta trasformando le sue fragilità in competenze. Quella di Pasquale, che viene da un percorso di giustizia riparativa. Piccole storie da ascoltare, condividere, assaggiare. Perché “Storie di sapori” è un pacco di Natale che contiene prodotti agroalimentari del nostro territorio che parlano di Terra, Giustizia, Inclusione. Che raccontano molto di più dei sapori che si portano dentro. Sono sapori che parlano delle storie degli uomini e delle donne impegnati a coltivarli, a raccoglierli, a trasformarli, a portarli sulle nostre tavole. Uomini e donne inseriti nei progetti di inclusione socio-lavorativa delle cooperative sociali Altereco ed Ortovolante del consorzio Oltre.

Per avvicinarsi e conoscere meglio questi percorsi, il pacco di Natale “Storie di sapori” sarà presentato a Foggia alla stampa e alla comunità venerdì 18 novembre 2022, alle ore 17.30, presso “centonove/novantasei”, in piazza Cavour n. 3, la bottega che vende prodotti etici e liberati dalle mafie. Saranno presenti Carmine Spagnuolo, presidente di Ortovolante e Vincenzo Pugliese, presidente di Altereco. Le persone impegnate nella produzione dei prodotti, dunque, vengono da percorsi di vita difficili, complicati, ma che attraverso il lavoro della terra stanno avendo l’occasione di riscoprire sé stessi, i loro talenti, delle professionalità che prima non credevano di avere. Hanno l’opportunità di raccontare una nuova storia, che ha il sapore della bellezza ed il profumo dell’opportunità. Per sostenere i percorsi di inclusione è possibile ordinare il pacco “Storie di sapori” all’indirizzo mail info@centonovenovantasei.it o al numero 340/2437226, o recarsi alla bottega “centonove/novantasei” (Foggia, piazza Cavour n. 3). 

I prodotti del pacco
Altereco
 gestisce “Terra Aut”, un terreno confiscato alla criminalità organizzata di Cerignola. E’ qui che nascono i frutti liberati dalla mafia che vengono trasformati in confetture di uve e ciliegie, zucchine grigliate sott’olio d’oliva, patè di cime di rapa. Le storie di chi è impegnato a far crescere questo sogno raccontano di persone che vengono dal circuito della giustizia riparativa, di migranti tolti dalle maglie del caporalato, di ex-detenuti.
Ortovolante, invece, realizza prodotti che fanno bene alla salute mentale. “Volìo” sono l’olio extravergine d’oliva ed il miele mille fiori e mille fiori di bosco. Nelle diverse attività lavorative sono coinvolte persone con problemi legati alla salute mentale. “Volío” è il sapore che contrasta lo stigma nei confronti di quanti affetti da questa forma di disagio.

I grappoli d’uva da cui nasce il vino “Rosso Libero” e le olive Bella di Cerignola de “La Teutonica”, invece, sono quelli che un tempo appartenevano alla criminalità organizzata di Cerignola. Oggi quel terreno è stato confiscato e restituito per uso sociale alla collettività porta il nome di “Michele Cianci”, vittima innocente di mafia. A gestirlo sono le cooperative Altereco ed Ortovolante, insieme al CSV Foggia, che attraverso il riuso sociale impegnano tanti lavoratori provenienti da situazioni di disagio.

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