Nella Chiesa della Natività a Betlemme vi è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall’olio donato a turno da tutte le Nazioni cristiane della Terra. A Dicembre ogni anno da quella fiamma ne vengono accese altre e vengono diffuse su tutto il pianeta come simbolo di pace e fratellanza fra i popoli. Da Linz, con la collaborazione degli Scout austriaci e delle Ferrovie, dal 1986 la Luce è distribuita in tutto il territorio austriaco. Dal 1996 inizia anche in Italia la distribuzione della Luce della Pace, sempre attraverso il mezzo ferroviario con una staffetta di stazione in stazione che raggiunge tante città e comunità.

“La luce – evidenziano gli scout nell’Agesci Zona Daunia – è per noi la lieta occasione d’incontro che ci introduce al Natale; l’occasione che ci offre l’opportunità di sentire, toccare e respirare la bellezza dello stare insieme che si diffonde attraverso il calore umano e il calore di questa fiammella”. “La pace è lo stile di vita che comincia a partire da noi. La pace è impegno e tenacia. Quale migliore occasione ci offre la “Luce di Betlemme” per farci costruttori di pace? La Pace non discende dagli uomini ma da Dio, e nessuno deve arrogarsi il diritto di gestire ciò che Dio ci ha dato. La Pace è patrimonio di tutti e la Luce deve andare a tutti. La Luce della Pace non ha solo un significato religioso, ma traduce in sé molti valori civili, etici, morali accettati anche da chi non condivide una fede. Rivolgiamo questo messaggio a chiunque condivida i valori di Pace e Fratellanza che la Luce della Pace porta con sé”.

“È nostro desiderio – continuano gli scout- che la luce della Pace arrivi: nei luoghi di sofferenza, ai gruppi di emarginati, a coloro che non nutrono Speranza e fiducia nella vita. Ed è proprio per questo motivo che portiamo la Luce alla città di Foggia e alla sua Provincia, con l’augurio che proprio questa piccola fiamma possa disperdere il buio che avvolge la nostra terra, troppe volte, vittima inerme di diversi episodi di violenza ed episodi tragici che hanno, a più riprese, sconvolto e afflitto la comunità civile. La Luce sia quella speranza che rafforzi il cuore di chi è, comunque e nonostante tutto, pronto a fare il proprio meglio a servizio del prossimo”.

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