Foggia è seconda in Italia per produzione da fonte fotovoltaica ed è quarta per potenza. Sul «ruolo del condominio nella transizione energetica: autoconsumo collettivo e comunità energetiche» si confronteranno esperti, professionisti e tecnici, nel corso dell’incontro promosso dalla sezione di Capitanata dell’Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari (Anaci). L’appuntamento è per giovedì 18 maggio, dalle ore 8:30 alle 13:30, a Foggia, nella sala del Tribunale, palazzo Dogana, piazza XX Settembre. L’incontro vede coinvolti i sindaci, gli amministratori pubblici, numerosi professionisti e vanta il patrocinio degli ordini professionali (commercialisti ed esperti contabili, consulenti del lavoro, avvocati, ingegneri, architetti, geometri).

Dopo la registrazione dei partecipanti, sono previsti gli indirizzi di saluto da parte di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia; Giuseppe Nobiletti, presidente della Provincia di Foggia; Angelo Novia, presidente di Anaci Foggia; Piero Bonito, membro di Giunta nazionale di Anaci; Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia ed Antonio De Giovanni, presidente di Anaci Puglia. Introduce i lavori il data analyst Davide Stasi che relazionerà sugli scenari della transizione energetica. In termini di produzione, la provincia di Foggia è seconda in Italia (con 884,9 gigawattora) mentre è quarta per potenza fotovoltaica (con 640 megawatt) a fronte di 7.199 impianti fotovoltaici (69° posto in Italia).

Seguirà una tavola rotonda, moderata dall’avvocato Giuseppe Di Gennaro, che vedrà confrontarsi i docenti universitari Vincenzo Colonna e Pierantonio Lisi; Emiliano Bruno, amministratore della società «Ingegneria Futura Energia srl»; Raffaele Pio Zuffrano, assegnista del programma Riparti dell’Università di Foggia; Vincenzo Morrone, dottore commercialista. Conclude i lavori Francesco Burrelli, presidente nazionale di Anaci. Con la Direttiva europea di promozione delle fonti rinnovabili (RED II, «Renewable Energy Directive», ovvero la 2018/2001) sono introdotti, per la prima volta, gli «auto-consumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente» e le «Comunità di energia rinnovabile».

In Italia, i riferimenti normativi si trovano nell’articolo 42-bis del decreto-legge numero 162 del 30 dicembre 2019, convertito dalla legge numero 8 del 28 febbraio 2020, e i relativi provvedimenti attuativi: delibera Arera numero 318 del 4 agosto 2020 (che individua le modalità e la regolazione economica relative all’energia oggetto di condivisione); decreto ministeriale Mise del 16 settembre 2020 (che individua la tariffa incentivante per la remunerazione degli impianti). Con questi provvedimenti, enti locali, cittadini ed imprese possono unirsi per produrre e condividere la propria energia elettrica da fonti pulite. Possono farlo attraverso la costituzione di un gruppo di autoconsumo collettivo (Auc) o una comunità energetica rinnovabile (Cer).
Un gruppo di autoconsumo collettivo rappresenta un insieme di auto-consumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente in virtù di un accordo privato e che si trovano nello stesso edificio o condominio. Più complessa, invece, è la comunità energetica rinnovabile in quanto si tratta di un soggetto giuridico che si basa sulla partecipazione aperta e volontaria (a condizione che, per le imprese private, la partecipazione alla comunità di energia rinnovabile non costituisca l’attività commerciale e/o industriale principale) ed è autonomo. L’obiettivo è quello di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai membri o alle aree locali in cui opera. In Puglia, è stata approvata la legge regionale numero 45 del 9 agosto 2019 «Promozione dell’istituzione delle comunità energetiche», poi attuata con delibera del 7 agosto 2022 che contiene le Linee guida attuative.

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