É il Distretto agroalimentare con la maggiore estensione di superficie in Italia, mette insieme tre province, porta il nome e il futuro di un’intera regione che stiamo già costruendo”. Davanti a Luigi D’Eramo, sottosegretario all’Agricoltura intervenuto in remoto, è stato il presidente Onofrio Giuliano a presentare “Puglia Federiciana”, Distretto Agroalimentare di qualità che – in poco più di due anni – è riuscito a mettere insieme 250 imprese di tre province: Capitanata, Bat e gran parte del Nord Barese, riuscendo a ottenere 110 milioni di euro di finanziamento. Ieri, lunedì 29 maggio 2023, nella Masseria San Matteo di San Severo, il convegno sul “Fenomeno Puglia”, patrocinato dal Ministero dell’Agricoltura e della Regione Puglia, è servito a fare il punto della situazione per quanto riguarda i progetti già work in progress che trasformeranno il settore agroalimentare di tutta la Puglia settentrionale.
A illustrare nel dettaglio cosa si sta realizzando è stato Manlio Cassandro, responsabile Area Tecnica di Puglia Federiciana: “Attraverso un sistema di blockchain, con un marchio e un brand condivisi, il portale e-commerce che realizzeremo a breve permetterà alle imprese di promuovere e di vendere direttamente i propri prodotti, interamente e totalmente tracciabili e certificati. Sarà attuata la strategia Farm to fork, dal campo alla tavola: a milioni di persone di tutto il mondo, daremo la possibilità di conoscere e di acquistare un pezzo di Puglia, tutti i prodotti migliori della regione, che passeranno direttamente dal campo alla loro tavola”.
Un’operazione ‘benedetta’ anche dal presidente Michele Emiliano e dall’assessore regionale Rosa Barone, anch’essa intervenuta in collegamento da remoto, mentre sotto le antiche volte della Masseria San Matteo si sono ritrovati decine di imprenditori agricoli provenienti da tre diverse province.
NON SOLO AGROALIMENTARE. “Puglia Federiciana” non sarà soltanto marketing e commercializzazione, farà anche eventi e incoming, accogliendo quei turisti-consumatori provenienti da ogni dove per ‘assaporare’ letteralmente una regione, trasformare il proprio viaggio in un’esperienza a 360 gradi, legando i sapori dei prodotti agroalimentari alla conoscenza del territorio in cui sono prodotti. Agricoltura e turismo, dunque, ma anche agro-energie, agricoltura di precisione, la realizzazione della sostenibilità economica e ambientale al 100%, grazie a progetti che riducono e ottimizzano il consumo di acqua oltre a incentivare la piena autonomia energetica da fonti rinnovabili delle diverse aziende agricole.
ALTA FORMAZIONE. Con i prossimi bandi, il Distretto farà alta formazione per i giovani agricoltori. “Il processo di cambiamento e innovazione va accompagnato”, ha spiegato Onofrio Giuliano, “dando alle ragazze e ai ragazzi la possibilità di utilizzare il digitale, le nuove tecnologie, i processi produttivi computerizzati, i droni e ogni altro strumento utile a innovare la nostra agricoltura. É un processo che abbiamo messo in moto e che sta iniziando a dare risultati davvero importanti”.