La Polizia di Stato, a seguito delle varie segnalazioni pervenute da parte dei cittadini riguardanti i furti in aree rurali, ha disposto mirati servizi straordinari di controllo del territorio nelle zone ritenute più sensibili. Nella giornata di ieri, il personale della Squadra Volanti della Questura di Foggia, notava un’area privata all’interno della quale vi erano dei box apparentemente chiusi.
Contattato il proprietario, lo stesso procedeva all’apertura dei box all’interno dei quali venivano rinvenute n. 26 pedane imballate contenenti varie parti di autovetture di diverso tipo e modello (n. 65 sportelli, n. 11 portelloni bagagliaio auto, pneumatici).
Successivamente, la ricerca veniva estesa nell’area recintata adiacente i box ove venivano rinvenuti altri pezzi meccanici e di carrozzeria, precisamente:
– N. 162 pneumatici riconducibili ad autovetture di vario tipo e modello;
– N. 65 sportelli riconducibili ad autovetture di vario tipo e modello;
– N. 21 portelloni bagagliaio auto riconducibili ad autovetture di vario tipo e modello;
– N. 25 motori riconducibili ad autovetture di vario tipo e modello.
Complessivamente, dunque, venivano rinvenuti:
– N. 130 sportelli, n. 31 portelloni bagagliaio; n. 25 motori.
La refurtiva di ingente valore, data la quantità e la varietà di pezzi rinvenuti appartenenti ad autovetture di varia marca e modello e l’intera area, veniva sottoposta al vincolo del sequestro penale e il proprietario veniva deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione.
Durante un analogo mirato servizio, il personale della Squadra Mobile della Questura di Foggia, rinveniva all’interno di un box sottostante uno stabile condominiale sito ad Orta Nova, numerosi sacchi in plastica di colore nero al cui interno vi erano occultati numerosissimi pezzi di autovetture ed in particolare kit airbag, sterzi, fanali, centraline e apparati di ricezione audio multimediali, display e apparecchiature contachilometri digitali ed analogiche.
Tutto il materiale rinvenuto veniva sottoposto a sequestro penale e gli utilizzatori del box venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione.