“Le notizie riguardanti l’ennesima aggressione nell’ospedale Tatarella ci lasciano di stucco, per la modalità brutale e per la lunga permanenza dell’aggressore all’interno dei locali del nosocomio: si riapre, ma non era mai stata da parte nostra accantonata, la questione sicurezza nel Tatarella che dovrà essere affrontata con serietà e soprattutto, questa volta, con atti concreti”.

Il segretario regionale di Cittadinanzattiva Puglia, Matteo Valentino, commenta così la notizia dell’aggressione avvenuta nella notte di domenica presso il plesso ospedaliero di Cerignola. Un uomo si è introdotto nel reparto di medicina- pretendendo l’immediato ricovero di un congiunto- scatenando trenta minuti di panico tra gli operatori sanitari in attimi concitati e tra minacce di morte.

“Non possiamo trascurare i furti d’auto che avvengono nel parcheggio dedicato ai dipendenti e agli utenti, non possiamo tacere sui danni ormai quasi quotidiani alle autovetture in sosta per racimolare qualche spicciolo nell’abitacolo, non possiamo nemmeno tacere di fronte ad un presidio di Polizia che sembra essere sparito dopo soli novanta giorni, senza alcuna spiegazione o informazione alla cittadinanza”, commenta Valentino.

“Nell’esprimere la nostra solidarietà agli operatori sanitari – rimarca il segretario regionale di Cittadinanzattiva- ci uniamo alle loro richieste di un presidio fisso di sorveglianza H24. La sicurezza del Tatarella incide anche sull’offerta sanitaria: non sono pochi, infatti, i medici che preferiscono scegliere altre mete proprio perché il Tatarella è diventato un luogo problematico e altamente insicuro”.

“È necessario – conclude Matteo Valentino- riunire la direzione strategica della ASL, le associazioni e l’Amministrazione Comunale per trovare soluzioni rapide, solide e soprattutto durature nel tempo. Come Cittadinanzattiva siamo da sempre al fianco dell’utenza e dei diritti del malato e non faremo mai mancare il nostro supporto propositivo alle Istituzioni, qualora queste siano disposte al dialogo e alla condivisione nell’ottica di una risoluzione reale dei problemi”. 

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