La manovra finanziaria dell’Amministrazione comunale non incrementerà le tasse e le tariffe, innalzerà il livello della spesa sociale e culturale, consoliderà la quota destinata agli investimenti in opere e infrastrutture. E tutto questo sarà realizzato senza fare ricorso, per la prima volta negli ultimi
30 anni, all’esercizio provvisorio. Sono gli obiettivi strategici perseguiti e indicati dall’assessore comunale al Bilancio Pietro Gianfriddo nella relazione introduttiva al bilancio 2024-2026 approvato questa mattina dal Consiglio comunale con quindici voti a favore, tre contrari ed un astenuto.
L’invarianza della pressione tributaria è il primo pilastro su cui si fonda la manovra da 154 milioni di euro, 70 dei quali destinati alla spesa corrente e 45 agli investimenti. La Tari diminuirà, anche grazie al ripristino della funzionalità dell’impianto di smaltimento di Forcone Cafiero, e le aliquote Imu e le addizionali IRPEF comunali rimarranno al di sotto della media nazionale. Nessun incremento è previsto per le tariffe relative ai servizi educativi, scolastici e socio assistenziali – nonostante l’aumento significativo dei costi per materie prime, servizi ed energia – e le agevolazioni Isee per le famiglie continueranno ad essere applicate. Invariati anche i canoni e le tariffe di aree mercatali, concessioni patrimoniali per associazioni e terzo settore, suolo pubblico e impianti sportivi.
A tale risultato si è giunti grazie anche al consolidamento del contrasto all’evasione fiscale che proseguirà nel 2024 così da rendere disponibili ulteriori risorse da destinare ai servizi comunali. Sul fronte della spesa, la maggiore quota, 24,3 milioni, è indirizzata allo sviluppo sostenibile e alla tutela del territorio e dell’ambiente. Di poco inferiore, 19,4 milioni di euro, la quota di bilancio destinata alle politiche sociali a cui si aggiungono 9,7 milioni per istruzione e diritto allo studio.
Per incrementare le attività culturali e gli eventi sono stanziati 9,8 milioni, in cui è inclusa la spesa per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. 7,1 milioni sono assegnati all’infrastrutturazione del territorio e all’edilizia abitativa, e 6,3 milioni ai trasporti e al diritto alla mobilità. Per l’ordine pubblico e la sicurezza
saranno disponibili 4,4 milioni. Infine, 3,9 milioni saranno investiti nelle politiche giovanili, lo sport e il tempo libero. Il miglioramento della qualità dei servizi erogati dalla macchina comunale sarà garantito da nuove assunzioni e dagli adeguamenti contrattuali, che porteranno la spesa complessiva del personale a 8 milioni di euro, e nuovi investimenti tecnologici, realizzati con fondi comunali e del PNRR.
Il consistente piano degli investimenti previsto dalla manovra finanziaria 2024-26 sarà alimentato dallo stanziamento di 24,7 milioni di euro a cui si aggiungeranno i fondi ottenuti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, più di 40 milioni, per la realizzazione dei 39 progetti finanziati. “È la prima volta, dalla riforma della finanza locale, che il bilancio del Comune di Cerignola è operativo prima dell’inizio del nuovo anno e con così ampio anticipo rispetto ai consueti tempi di approvazione”, ha affermato l’assessore al
Bilancio Pietro Gianfriddo illustrando il documento finanziario al Consiglio comunale. “È un risultato eccezionale e importantissimo ottenuto in un contesto legislativo non ancora del tutto chiaro e tutt’ora in mutamento, considerato che la legge di bilancio dello Stato non è ancora stata approvata e, quindi, non è ancora stata definita la consistenza degli annunciati tagli ai trasferimenti comunali. Eppure, nel difficile contesto economico e sociale attuale, è stato predisposto un bilancio di previsione 2024-2026 senza tagli ai servizi e con un consolidamento delle disponibilità finanziarie in settori importanti della vita dei cittadini, con priorità per quelli rivolti alle famiglie e alle persone fragili”.
“Il bilancio predisposto dall’Amministrazione comunale e approvato dal Consiglio comunale è sano, equilibrato, realistico” è il commento del sindaco Francesco Bonito. “Un risultato ottenuto superando le difficoltà derivanti dal disavanzo tecnico di quasi 17 milioni di euro ereditato dalle passate gestioni e dal conseguente accantonamento al Fondo Crediti Dubbia Esigibilità di oltre 62 milioni di euro. Abbiamo impiegato due anni per dimezzare quel disavanzo tecnico e per ridurre in modo consistente gli accantonamenti anche grazie all’incremento delle riscossioni tributarie.
Oggi siamo legittimamente orgogliosi del lavoro fatto e fiduciosi che il percorso intrapreso sia quello più funzionale a garantire un futuro migliore alla comunità cerignolana. Motivo per cui nei prossimi 3 anni ci impegneremo a mantenere il bilancio comunale sano e pronto tanto a cogliere le necessità espresse dalla
collettività che a fronteggiare le difficoltà che dovessero derivare dai tagli del Governo e dall’applicazione del nuovo Patto di Stabilità”.

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