Il Learning Science Hub dell’Università di Foggia, sotto la guida della prof.ssa Giusi Antonia Toto, docente di Didattica e Pedagogia Speciale nonché delegata del Rettore alla Formazione Insegnanti e Formazione Continua, è entusiasta di annunciare un evento imperdibile incentrato sull’importanza della storia nell’istruzione contemporanea.

Lunedì 15 gennaio, a partire dalle ore 15:00, presso il DISTUM dell’Università di Foggia in via Arpi 176, si terrà il seminario straordinario intitolato “Celebrare il passato, ispirare il futuro. L’importanza della storia nella scuola di oggi”.

Al centro dell’evento, lo storico e scrittore di fama internazionale Carlo Greppi, il quale coinvolgendo dottorandi, docenti in formazione del Tfa sostegno e l’intera comunità accademica condurrà un’analisi approfondita sull’importanza della storia nelle scuole odierne.
Carlo Greppi, autorevole figura nel campo della didattica della storia, condividerà la sua vasta esperienza e contribuirà significativamente all’approfondimento del ruolo cruciale che la storia gioca nell’istruzione attuale.

Insegnare storia è oggi di fondamentale importanza per la formazione dei cittadini del futuro. Va oltre l’evitare gli errori passati, coinvolgendo una riflessione sulla natura stessa della storia e la comprensione dell’alterità del passato. L’insegnamento della storia deve sfidare l’idea che il passato si ripeta esattamente e evitare una visione antiquata dei contesti spazio-temporali. Gli obiettivi scientifici e critici mirano a sviluppare nei ragazzi una comprensione critica e un discernimento del mondo sociale, oltre a promuovere l’autonomia nel pensiero critico. Gli insegnanti in formazione, i docenti, gli studiosi e gli interessati all’educazione sono invitati a partecipare a questo evento di grande rilevanza per l’evoluzione dell’istruzione. In tale panorama, l’ultimo libro di Carlo Greppi  rappresenta una risorsa inestimabile per trasmettere non solo fatti storici, ma anche valori fondamentali come la solidarietà, la giustizia e la resistenza morale”, così dichiara la prof.ssa Giusi Antonia Toto.

Esempio lampante di ciò, infatti, è proprio l’ultimo libro dello storico “Un uomo di poche parole” con oltre un milione di copie vendute in un mese, un’opera straordinaria che affronta il tema dell’Olocausto e della deportazione, focalizzandosi su un episodio poco conosciuto ma di grande significato. Il protagonista di questa storia è Primo Levi, acclamato scrittore italiano del secondo dopoguerra, noto soprattutto per il suo capolavoro “Se questo è un uomo”, nel quale narra le sue terribili esperienze come deportato ad Auschwitz.
Greppi, nel suo lavoro, si concentra su un personaggio enigmatico menzionato da Levi, un operaio militarizzato di nome Lorenzo Perrone, muratore proveniente da Fossano, in provincia di Cuneo ed elemento cruciale per la sopravvivenza di Levi.
L’autore guida il lettore in un viaggio attraverso la vita di questo eroe misconosciuto, rivelando il suo impegno nell’aiutare Levi e altri prigionieri, nonostante la pericolosità della situazione.
La trama si sviluppa come un giallo, mantenendo il lettore avvincente fino alla fine. L’autore non si sofferma solo sulla storia di Perrone, ma esplora anche il contesto dell’Olocausto, arricchendo la narrazione con dettagli storici e umani. Il risultato è un piccolo gioiello nella storiografia dell’Olocausto, che svela non solo l’aspetto oscuro della storia, ma anche la luce rappresentata dal coraggio e dall’umanità di persone come Lorenzo Perrone. Un’opera, dunque, che va al di là della semplice testimonianza storica, offrendo un’esperienza di umanità coinvolgente e toccante, in grado di toccare le corde del cuore di un vasto pubblico, a partire dagli studenti che ogni giorno abitano le nostre scuole.
In un periodo in cui la didattica della storia assume un ruolo cruciale nella formazione dei giovani, libri come questo rappresentano una risorsa inestimabile. La storia, più di ogni altra disciplina, ci offre la possibilità di comprendere il passato, trarne insegnamenti e, in definitiva, plasmare il nostro futuro. “Un uomo di poche parole” ci offre una finestra unica su uno degli episodi meno conosciuti ma più toccanti dell’Olocausto, fornendo al contempo una profonda riflessione sulla condizione umana. La storia di Perrone, affrontata con maestria da Greppi, non solo arricchisce il nostro bagaglio di conoscenze storiche ma offre un potente esempio di altruismo e compassione, guida per la società attuale”, conclude il prof. Luigi Traetta, docente associato di Didattica e Pedagogia Speciale e coordinatore dei Corsi di Formazione per le Attività di Sostegno (TFA).
L’evento rappresenta un’opportunità straordinaria per esaminare da vicino come integrare in modo efficace la disciplina storica nel contesto scolastico odierno.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare learningsciencehub@unifg.it o visitare le pagine social @learningsciencehub, @missioninclusion, @webradiounifg, @webtvunifg.
Partecipare a questa stimolante discussione sull’importanza della storia nella scuola moderna rappresenta un’opportunità unica per arricchire la prospettiva educativa e valorizzare il patrimonio storico nella formazione delle generazioni future. Un momento di conoscenza, dibattito e riconoscimento del valore intrinseco della storia nella costruzione del futuro collettivo delle comunità.

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