Sono 240, tra insegnanti e genitori, provenienti da 24 scuole della provincia di Foggia, in particolare del Gargano, i destinatari del laboratorio Tecniche narrative autobiografiche per il contrasto della violenza di genere, attivato dal Learning Science hub dell’Università di Foggia nell’ambito del progetto Zona Franca, promosso dalla cooperativa sociale Il Filo di Arianna e sostenuto da Fondazione CON IL SUD. Le attività formative, della durata totale di 216 ore, sono state presentate nell’Aula Magna Giovanni Cipriani del Dipartimento di Studi Umanistici.

Il percorso prevede per ogni gruppo, composto da 10 partecipanti, 10 ore frontali e 8 di back office e tutorato. La narrazione autobiografica è finalizzata ad un approfondimento di natura emotiva. Il laboratorio indaga la dimensione psicoeducativa. È un progetto ambizioso per il centro di ricerca Learning Science hub, partner di Zona franca. Il gruppo di lavoro include una serie di professionalità e si fonde con tutti i livelli di istruzione e le scuole di ogni ordine e grado. L’alfabetizzazione emotiva, il riconoscimento della violenza verbale e psicologica, la prevenzione della violenza attraverso l’educazione emozionale saranno alcune tematiche oggetto del laboratorio che lavorerà anche sulle testimonianze degli adulti.

Scrittura creativa, role playing, focus group e storytelling compongono l’innovativa metodologia. La project manager Daniela Eronia ha illustrato le attività di Zona franca, un articolato progetto che include una serie di azioni concatenate: “Siamo già nel pieno svolgimento del progetto – ha spiegato – Zona Franca incide sull’area territoriale del Gargano, dove gestiamo il Centro Antiviolenza. Grazie a Zona Franca, con il sostegno di Fondazione CON IL SUD, abbiamo attivato due nuovi sportelli a Ischitella e Rodi Garganico e abbiamo incrementato il monte ore di apertura degli sportelli di Cagnano Varano, Vieste e Peschici”. La cooperativa sociale Il Filo di Arianna, che quest’anno compie 25 anni, è il soggetto capofila del progetto Zona franca – Luoghi sicuri e percorsi di non violenza, sostenuto da Fondazione CON IL SUD, e ha costruito un ampio partenariato: Ambito Territoriale di Vico del Gargano, Università di Foggia, cooperativa sociale BeFree, Aps Followus, Ordine dei Giornalisti della Puglia e Fondazione Marisa Bellisario sono coinvolti nelle attività. “Abbiamo costruito tre protocolli didattici che hanno l’obiettivo di raggiungere l’alfabetizzazione emotiva: uno sulla violenza di genere, l’educazione emozionale nella scuola secondaria di secondo grado e Inclusion for Children per i bambini della scuola primaria – ha spiegato la prof.ssa Giusi Antonia Toto, ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale, delegata del Rettore alla Formazione Insegnanti e Formazione Continua e coordinatrice del Learning Science hub – Il laboratorio ‘Tecniche narrative autobiografiche per il contrasto della violenza di genere’ coinvolge soprattutto docenti e genitori del Gargano, ma ha risposto molto bene anche il resto della provincia”.

“Valuteremo i protocolli con un’indagine sia quantitativa che qualitativa. Un questionario di natura psicometrica ci aiuterà a misurare il pre e post intervento, per capire se le buone pratiche che metteremo in atto avranno avuto effetto. Per gli aspetti qualitativi, invece, analizzeranno le narrazioni”, ha aggiunto Guendalina Peconio, dottoranda del Learing Science hub. “La cooperativa sociale Il Filo di Arianna è presente da anni nelle scuole – afferma la presidente Barbara Patetta – Abbiamo una continua interazione con i giovani. Questa volta, ci rivolgiamo ai docenti e ai genitori. La collaborazione con l’Università è molto importante nell’ambito di una strategia che punta a rendere i cittadini consapevoli del fenomeno della violenza di genere, per alimentare un movimento culturale dal basso, basato sulle competenze, le esperienze, le energie e le risorse collettive per generare il cambiamento”. 

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