Il 27 marzo di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale del Teatro. Consapevole del ruolo essenziale della cultura e dello spettacolo l’Università di Foggia e il Centro per la diffusione della cultura e della pratica artistica e musicale (CUTAM) festeggiano regalando agli studenti e alla cittadinanza un evento  che vedrà protagonista un giovanissimo ma già acclamato e pluripremiato drammaturgo, sceneggiatore e regista, Emanuele Aldrovandi.

Emanuele Aldrovandi incontrerà studenti e pubblico mercoledì 27 marzo, alle ore 11.00 presso l’Aula 1 del Dipartimento di Studi Umanistici (Via Arpi 176 – Foggia) nell’occasione dell’uscita per “Stile Libero” Einaudi del suo romanzo d’esordio, “Il nostro grande niente”, intrecciando un dialogo che attraversa la sua teatrografia al femminile e la scrittura per la scena tra cinema e letteratura.

L’iniziativa, promossa in collaborazione con la libreria Ubik di Foggia e con  Einaudi,è inserita nell’ambito delle lezioni di Letteratura italiana del prof. Gianni Antonio Palumbo, che modererà l’incontro.
Grazie al Centro teatrale universitario (CUTAM) torniamo a celebrare la Giornata Mondiale del Teatro, che ci auguriamo diventi per il nostro Ateneo e per la Città di Foggia un appuntamento regolare e condiviso con altre realtà del territorio. Per questa ricorrenza non abbiamo pensato a un attività celebrativa o a uno spettacolo ma ad invitare una personalità emblematica. Un giovane, anzi giovanissimo uomo di teatro, drammaturgo e regista, sceneggiatore e autore, tradotto in numerose lingue, ospite di festival internazionali e pluripremiato in Italia in prestigiosi contesti culturali: Emanuele Aldrovandi. La scelta è ricaduta su un artista che, nella nostra Penisola, rappresenta una eccezione, una delle tante naturalmente: per la sua giovane età, per la formazione larga, la curiosità inesauribile, l’impegno civile filtrato attraverso uno spirito e un pensiero pop, quindi rivolto a tutti, per l’irresistibile carriera e la varietà di linguaggi con cui si è confrontato e che lo ha portato a spaziare dalla scrittura per il teatro al cinema alla letteratura, suo ultimo traguardo. Presenteremo, infatti, per l’occasione il suo romanzo d’esordio, appena uscito e pubblicato da Einaudi, in cui le tematiche più intime ed esistenziali si intrecciano – come di consueto nella sua produzione letteraria – con responsabilità etiche e morali. Ma questo romanzo sarà anche l’occasione per parlare di teatro, del suo teatro, e della sua già prolifica teatrografia. L’augurio è che Emanuele e questa giornata possano stimolare l’immaginario artistico dei nostri studenti e naturalmente della nostra città, contribuendo fin d’ora all’offerta culturale cittadina“. ha dichiarato la prof.ssa Silvia Mei Direttrice del CUTAM.

Emanuele Aldrovandi (Reggio Emilia, 9 settembre 1985) è un drammaturgo, sceneggiatore e regista italiano. Ha vinto vari premi fra cui Nastro d’argento, Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli, Premio Nazionale Luigi Pirandello e Premio Hystrio. I suoi testi sono stati messi in scena nei principali teatri italiani e sono stati tradotti e pubblicati in inglese, francese, tedesco, spagnolo, catalano, polacco, ceco e sloveno.
Dopo la laurea triennale in Filosofia a Parma con una tesi sul filosofo Richard Rorty e la laurea specialistica in Lettere a Bologna con una tesi in letteratura teatrale su Samuel Beckett, nel 2009 si trasferisce a Milano per studiare drammaturgia alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi, dove studia fra gli altri con Antonio Tarantino, Vitaliano Trevisan, Tiziano Scarpa, Renato Gabrielli, Massimo Navone, Renata Molinari e Serenella Hugony.
Nel 2012 inizia a collaborare con il Centro Teatrale MaMiMò, lavorando a varie produzioni della compagnia, dirette da Marco Maccieri. Nello stesso anno vince il Premio Nazionale di Teatro Luigi Pirandello con Felicità e riceve la segnalazione al Premio Hystrio con Funziona meglio l’odio.
Nel 2013 vince il più importante riconoscimento italiano per la nuova drammaturgia, il Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli, con Homicide House, che debutta l’anno successivo al Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria e viene messo in scena nelle stagioni seguenti in numerosi teatri italiani. Nello stesso anno vince anche il Premio Fersen con Il generale.

Nel 2015 con Farfalle vince il Premio Hystrio, con Felicità il Premio Mario Giusti del Teatro Stabile di Catania, con Il generale viene selezionato dal bando “Racconti di guerra e di pace” del Teatro Stabile del Veneto e con Scusate se non siamo morti in mare è finalista al Premio Riccione e al Premio Scenario, il testo viene poi presentato in anteprima a Barcellona al Festival PIIGS e debutta in Italia con la regia di Pablo Solari. Con Qualcosa a cui pensare, prodotto dalla compagnia Chronos3, vince il bando NEXT della Regione Lombardia e lo spettacolo viene messo in scena, fra gli altri, al Piccolo Teatro di Milano. Scrive inoltre dei brevi testi per l’evento Musei a Cielo aperto organizzato a Milano in occasione dell’EXPO.
Nel 2016 inizia a collaborare con ERT – Emilia Romagna Teatro Nazionale, scrivendo il testo Allarmi!, che arriva finalista al Premio Testori e debutta al Festival Internazionale VIE, diretto da Davide Sacco. Nello stesso anno lavora con l’Opera di Pechino a un progetto sull’Otello di Shakespeare, traduce in italiano il testo Trainspotting per il Festival Quartieri dell’Arte e vince il Mario Fratti Award con Farfalle, che viene presentato in inglese all’Istituto Italiano di cultura di New York. Nel frattempo viene selezionato fra gli autori italiani del progetto Fabulamundi Playwriting Project e i suoi testi iniziano a essere tradotti e pubblicati in vari paesi europei.
Nel 2017 collabora con ATIR Teatro Ringhiera, scrivendo il monologo Isabel Green, interpretato da Maria Pilar Perez Aspa e diretto da Serena Sinigaglia. Cura la versione scenica di Tamburi nella notte di Bertolt Brecht per il Teatro dei Filodrammatici di Milano, per la regia di Francesco Frongia, e continua a lavorare con ERT, occupandosi di progetti site-specific e adattamenti. Il generale debutta al Teatro di Rifredi con la regia di Ciro Masella. Alla Sala Beckett di Barcellona presenta in anteprima un estratto di Assocerò sempre la tua faccia alle cose che esplodono.
Nel 2018 inizia a collaborare con il Teatro Elfo Puccini di Milano, scrivendo il testo Robert e Patti, diretto da Francesco Frongia con protagonisti Ida Marinelli e Angelo Di Genio, e traducendo Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Simon Stephens, per la regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani. Con Nessuna pietà per l’arbitro, messo in scena dalla compagnia MaMiMò, è finalista al Premio In-Box. Nello stesso anno cura l’ideazione e la realizzazione della mostra multimediale Rossini Experience ai Musei Civici di Pesaro e inizia a lavorare come sceneggiatore e regista cinematografico, scrivendo e dirigendo il suo primo cortometraggio. Nel frattempo viene invitato a vari festival internazionali, fra cui il Festival Universcénes di Tolosa, l’Europa Theatertreffen di Stoccarda e la Mousson d’été, dove Scusate se non siamo morti in mare viene messo in scena in francese con la regia di Ivica Buljan. Sempre nel 2018 inizia a insegnare scrittura teatrale alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano.
Nel 2019 Farfalle debutta a New York al The Tank Theater con la regia di Jay Stern e Allarmi! viene messo in scena in Slovenia allo Slovensko Ljudsko Gledališče di Celje. Nello stesso anno, insieme a Jessica Montanari scrive Amici per la pelle, primo testo dedicato al teatro ragazzi che viene prodotto dal Teatro del Buratto e da ATIR Teatro Ringhiera e debutta al Festival Segnali, con la regia di Renata Coluccini. Sempre per il teatro ragazzi debutta Scarpette rosse, liberamente tratto dal racconto di H. C. Andersen, prodotto da BiboTeatro con la regia di Massimo Somaglino. Il suo secondo cortometraggio, Un tipico nome da bambino povero, viene presentato in anteprima al Giffoni Film Festival e viene selezionato da numerosi festival nazionali e internazionali, fra cui “Alice nella città” all’interno della Festa del Cinema di Roma. Sempre nel 2019 è di nuovo finalista al Premio Riccione con La morte non esiste più e fonda l’Associazione Teatrale Autori Vivi, di cui è direttore artistico.
Nel 2020 cura la regia del proprio testo Farfalle, prodotto da Associazione Teatrale Autori Vivi, ERT, e Teatro Elfo Puccini. Nello stesso anno per il Teatro Stabile di Torino scrive l’adattamento teatrale de Il Mago di Oz di Frank Baum, con la regia di Silvio Peroni, per LAC Lugano Arte e Cultura cura l’adattamento de La bottega del caffè di Carlo Goldoni, con la regia di Igor Horvat, e per il Teatro Elfo Puccini e il Napoli Teatro Festival traduce The Laramie Project di Moises Kaufman che debutta al Festival di Spoleto con la regia di Francesco Frongia e Ferdinando Bruni. Sempre nel 2020 con il suo terzo cortometraggio, Bataclan, vince il Premio RAI Cinema ad “Alice nella città” all’interno della Festa del Cinema di Roma.
Nel 2021 con Bataclan vince il Nastro d’Argento per il miglior cortometraggio italiano. Per il Teatro Stabile di Torino adatta di Molto rumore per nulla di William Shakespeare, con la regia di Silvio Peroni, per il Teatro Carcano e il Teatro Stabile del Veneto scrive la versione teatrale de La Peste di Albert Camus, con la regia di Serena Sinigaglia.
Nel 2022 cura la regia del suo testo L’estinzione della razza umana, che vince il Premio Eurodram e debutta al Teatro Gobetti di Torino, co-prodotto dal Teatro Stabile di Torino. Per il Teatro Carcano scrive la versione teatrale de Le nostre anime di notte di Kent Haruf, con la regia di Serena Sinigaglia. Nello stesso anno inizia a insegnare teatro e cinema alla Scuola Holden di Torino.
Nel 2023 vince il Premio Hystrio alla drammaturgia e lavora all’ideazione di Dieci modi per morire felici, un gioco-spettacolo scritto con Jacopo Giacomoni e prodotto dalla Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.
Nel 2024 esce il suo primo romanzo, Il nostro grande niente, pubblicato da Einaudi.Tra i riconoscimenti si segnalano il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” (2013), il Premio nazionale di Teatro Luigi Pirandello (2012) e il Premio Hystrio (2015 e 2023).

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