Sono partite nella notte le operazioni di rimozione dei rifiuti non prelevati nei giorni scorsi dagli operatori dell’azienda incaricata nel quartiere Torricelli di Cerignola. “Ci scusiamo ovviamente con i cittadini del quartiere. Lo sciopero ha certamente inciso, nella giornata di ieri ma non posso non sottolineare che la sospensione del servizio si è resa necessaria semplicemente perché rendere un servizio non deve significare rischiare la propria vita a causa di un solo, violento concittadino, che quotidianamente minaccia verbalmente e fisicamente i nostri operatori. E purtroppo registriamo già una violenta aggressione ai danni di un lavoratore dell’azienda dei rifiuti. Non è tollerabile che si debba pulire scortati dalle forze dell’ordine, già impegnate nella difficile lotta alla criminalità. Tuttavia, abbiamo sanzionato l’azienda incaricata per i disservizi che si sono verificati, come già accaduto: siamo attenti e rigidi nel controllare che il servizio per la nostra città venga svolto in modo corretto.” Il commento dell’assessore all’Ambiente, Michele Lasalvia.

La questione ha sollevato polemiche da parte di diversi cittadini e di una parte politica. “Il quartiere Torricelli è sporco per colpa dello sciopero dei netturbini. Anzi, no… per colpa di un cittadino col machete che impedisce la raccolta dei rifiuti. Le spiegazioni dell’amministrazione comunale, affidate al consigliere Pd Luciano Giannotti, non sono solo surreali, ma gravissime. Insomma, la città è ostaggio della violenza e dei rifiuti”, scrive Fratelli d’Italia Cerignola in una nota.

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