Istituto Olivetti Orta Nova, va in scena la Notte nazionale del liceo classico. Il sogno è il tema di quest’anno, dai greci al barocco passando per Shakespeare. Torna la Notte nazionale del liceo classico che quest’anno celebra la sua X edizione. L’ I.S.S. Olivetti di Orta Nova la svolgerà dalle 18 alle 24 di domani, venerdì 19 aprile, contestualmente ad altri 600 licei italiani.

Il tema intorno a cui si incentrerà lo spettacolo è il sogno. Da Orfeo ed Euridice alla fiaba riscritta e musicata di Basile nel 600, dalla conferenza della professoressa dell’Unifg Francesca Sivo alle partiture musicali del prof Giuseppe Scommegna, dai greci a Shakespeare, il mondo della tradizione classica si ricongiunge alla produzione successiva.
Quest’anno anche uno spezzone di cinema oltre al teatro, alla danza, alla recitazione. Una scenografia, coreografia, costumi pensati e approntati dalle competenze del nostro staff faranno rivivere tempi e temi sempre attuali. “Questa Notte del Liceo Classico – dice la professoressa Francesca Di Pietro-permette di sperimentare in modo diretto la letteratura, inducendo gli studenti-attori a sentirsi parte di un mondo che talvolta viene avvertito come distante e che invece si ‘sentono addosso’. Non solo comprendono e interpretano meglio i testi, ma riescono in qualche modo a viverli, a capire cos’è il Barocco, l’Accademia. L’essenza di un classico consiste nel fatto di essere sempre “recens”, per dirla con Orazio, sempre fresco e nuovo. Non risente degli insulti del tempo. Il suo fascino dura in eterno”.
A proposito del tema di quest’anno: “Si parte dal sogno di Penelope- spiega la professoressa Antonella Muccilli- e poi si passa al ‘Sogno di una notte di mezza estate’ di Shakespeare fino ad arrivare a considerare la letteratura stessa un sogno. Per Orfeo, che non si è fermato davanti a nulla, quello di realizzare l’impossibile con la maestria suo canto”.
La Notte è nazionale ma entra in relazione con il suo contesto “costruendo leve nella motivazione, nella ricerca, nella creazione di percorsi che possono essere proseguiti anche fuori dalla scuola- dice il dirigente scolastico Maria Carbone-. Noi dobbiamo creare legami e solidarizzare con il territorio facendo passare un messaggio che dal palco, dai gesti, dalle parole, dall’espressione degli studenti arriva a tutti”.

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