Seduti, in piedi, appoggiati agli sgabelli: ognuno alla ricerca del posto migliore, ad Orta Nova, in un C-LAB MAO gremito, per guardare e soprattutto ascoltare il Generale Antonio Cornacchia, nome in codice Airone 1, ovvero “la scatola nera degli Anni di Piombo”, ospite della Rassegna Culturale “Voci di Carta” organizzata da MAO FM 19.77 e dal Gruppo di Lettura “Gli Spaginati” di Stornarella, con la direzione artistica di Paola Grillo.

Dall’uccisione Moro al delitto Pasolini, dalle stragi di Stato a Mani Pulite, con dovizia di particolari e la passione che dà sempre lo caratterizza, il Generale ha condotto per due ore la platea nelle stanze dei bottoni, nei covi dei brigatisti, nelle lettere segrete, nelle carte nascoste della nostra storia italiana, aprendo mondi inaspettati e rivelando verità sconcertanti su personaggi storici e politici noti e meno noti.
Tutto nero su bianco, perché il Generale ha scritto libri e ancora ne sta scrivendo.
Perché ad un certo punto non si può non parlare.
Perché ad un certo punto si deve giustizia alle vittime.
Perché ad un certo punto la verità deve essere conosciuta.

Ad introdurre la serata, vero valore aggiunto dell’evento, il prof. Angelo Ventrone, direttore del dipartimento di Storia Contemporanea della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Macerata, che ha tenuto una relazione precisa e illuminante sulla strategia della tensione e sugli Anni di Piombo, focalizzando l’attenzione sull’uccisione di Moro e sulle sue conseguenze a lungo termine sulle nostre vite e sulla nostra storia italiana.

Una serata densa di emozioni per gli aneddoti personali e carica di significati per l’alto spessore culturale, una serata imperdibile per capire quanto è accaduto negli ultimi decenni e avere strumenti per decifrare la realtà che ci circonda.

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