“A Celle di San Vito non c’è fibra ottica: la connessione è instabile e spesso, soprattutto quando c’è maltempo, salta completamente. Tutto questo mentre si parla tanto di smart working come possibilità per ripopolare i piccoli centri”. A distanza di una qualche giorno dal convegno “Infratel incontra le regioni: libertà e democrazia digitale” tenutosi a Bari, la sindaca Palma Maria Giannini che partecipò a quell’incontro è tornata a commentare la condizione vissuta dal suo comune riguardo a infrastrutture e servizi per la connettività. Al convegno è intervenuto tra gli altri Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo economico, reti e infrastrutture materiali per lo sviluppo. Nel paese più piccolo della Puglia, ad oggi, la copertura della connessione internet è garantita da un ponte radio terreste. Tale infrastruttura, oltre a essere meno veloce, non è neppure stabile, specialmente nelle giornate di maltempo, quando capita che improvvisamente la connessione addirittura sparisca per qualche ora lasciando il comune isolato. “In più di un’occasione è capitato di non poter rispettare le scadenze stabilite dai bandi e dagli avvisi, oppure di inviare in ritardo importanti progetti che venivano finanziati in ordine cronologico di arrivo – ha dichiarato la sindaca Giannini –. I comuni sono tenuti a offrire servizi ai cittadini e ad adempiere a tutti gli obblighi di legge e devono farlo soprattutto attraverso i sistemi operativi digitali per i quali è necessaria una connessione stabile e veloce. Non avendola, siamo penalizzati e i nostri cittadini di fatto non hanno gli stessi diritti di tutti gli altri”. Anche a Celle di San Vito sono state realizzate infrastrutture passive per le telecomunicazioni e per la realizzazione di reti in fibra ottica. La Open Fiber ha realizzato i lavori per il passaggio dei cavi in fibra ottica e per le apposite cabine. Il problema è che il servizio di connessione ultraveloce con fibra ottica non può essere utilizzato per la mancanza di una rete di transito che alimenti l’impianto. Il paradosso è che sono stati spesi soldi e tempo per realizzare due impianti (uno per la fibra e uno per il wi-fi) che non potranno mai funzionare perché non alimentati da questa indispensabile rete di transito. “Senza internet, in pratica, non esistiamo. Come facciamo con la telemedicina, ad esempio, o a sviluppare il turismo, a lavorare sull’istruzione e la formazione, ad attivare servizi che contrastino lo spopolamento? Siamo nel 2025, ma è come se fossimo 30 anni indietro rispetto al resto d’Europa e del mondo”. I rappresentanti del comune di Celle di San Vito hanno chiesto all’assessore Delli Noci e ai rappresentanti di Infratel Italia quali siano le iniziative che si intendono intraprendere per superare i problemi della connettività e cosa si stia facendo, concretamente, per risolvere le varie problematiche collegate a internet dei piccoli comuni delle aree interne. L’assessore regionale Delli Noci, il dirigente regionale Vito Bavaro e il direttore Infrastrutture e Operations di Infratel Italia, Luigi Cudia si sono assunti l’impegno di studiare il caso di Celle di San Vito per dare risposte nel più breve tempo possibile. “Non voglio pensare che questa rete di transito non venga realizzata perché troppo costosa in relazione al numero di persone che dovrebbero beneficiarne. Tutti insieme contiamo 144 abitanti, è vero, ma siamo cittadini italiani e la Costituzione afferma che abbiamo gli stessi diritti di chi vive nelle metropoli o in qualsiasi altro luogo d’Italia. O no?”.

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