Diffondiamo integralmente la risposta della consigliera d’opposizione, Iaia Calvio, alle perplessità sollevate da Francesco Gasbarro, con un editoriale a commento dell’ultimo consiglio comunale monotematico sull’emergenza rifiuti tenutosi ad Orta Nova la scorsa settimana (LEGGI QUI https://ilmegafono.eu/2018/08/01/orta-nova-consiglio-comunale-svuotato-del-suo-ruolo-politica-inconcludente/).
Primo elemento di verità affermatosi in consiglio. PASSATO: L’amministrazione Calvio ha consegnato al sindaco Tarantino una SIA sana e in attivo, una tassazione sostenibile e un progetto per la raccolta differenziata. Dopo quattro anni di amministrazione Tarantino SIA è a un passo dal fallimento, le strade sono lerce e invase dai rifiuti, il cattivo odore impera nella calura estiva e la tassazione è schizzata alle stelle. Questo è un fatto, non una tesi confutabile ed è quanto dimostrato anche in virtù delle dichiarazioni rese in consiglio della dirigente del consorzio dott.ssa Abbenante e dell’A.U. di SIA arch. Vasciaveo.
Forse la verità non è argomento accattivante, a maggior ragione quando la campagna elettorale è alle porte e soprattutto se traccia percorsi impegnativi e complessi rispetto alle mirabolanti promesse a tanto al chilo di tasse tagliate e di rifiuti che diventano magicamente risorse con uno schiocco delle dita, così dalla sera alla mattina, senza il minimo sforzo. Ma, al netto delle alterazione della realtà che certe parole provano a fare, la verità arriva sempre, magari non proprio tempestivamente come sarebbe necessario. Ma anche se ci mette un po’ di tempo, alla fine arriva e inchioda alle responsabilità.
- PRESENTE: L’unica misura che l’amministrazione Tarantino ha inteso adottare per far fronte all’ attuale emergenza rifiuti è la posticipazione all’ ultimo trimestre dell’anno della TARI 2018 . Cioè, in parole povere, i bollettini per pagare la TARI arriveranno nelle case degli ortesi più tardi…ma arriveranno e saranno salatissimi. Dunque, la tari che dovremo pagare a fine anno, per giunta con una ridotta possibilità di rateizzazione, sarà sempre riferita al servizio così come è stato reso da gennaio a dicembre 2018 ed è pari a quella costosissima dell’anno scorso. Punto! Solo questo, niente altro per sollevare almeno un po’ il livello di decoro e di pulizia della città.
- FUTURO: Su questo punto la dott.ssa Abbenante e l’arch. Vasciaveo hanno fornito notizie molto interessanti su cui forse varrebbe la pena riflettere. Andiamo con ordine:
- 17 (non 16) i milioni di debiti accumulati da SIA dal 2015 a oggi, cioè da quando il sindaco di Orta Nova, con alcuni altri sindaci ha assecondato, senza opporre alcuna obiezione, l’irresponsabile e suicida decisione del sindaco di Cerignola di bloccare il progetto di realizzazione del VI lotto della discarica. È questo lo snodo da cui partono tutti i guai di SIA e che l’hanno portata a proporre al Tribunale di Foggia di essere ammessa alla procedura concorsuale del concordato;
- Margherita di Savoia, S. Ferdinando e Trinitapoli sono usciti dal Consorzio Igiene Ambientale proprietario di SIA;
- La Regione ha revocato l’autorizzazione per l’utilizzo degli impianti, che perciò sono inutilizzabili, incluso il nuovissimo impianto di biostabilizzazione.
Ebbene, se gli impianti fino al 2015, 2016 sono serviti a tenere in attivo i conti della società e garantire la sostenibilità delle tasse per tutti i cittadini dei Comuni facenti parte del Consorzio, oggi con la revoca delle autorizzazioni, la SIA con i suoi dipendenti e i suoi debiti, anche se fossero ridotti in misura significativa attraverso la procedura di concordato, graverebbe per intero ed esclusivamente sulla tari, e dunque sui cittadini, dei Comuni del Consorzio, ormai solo 6 (Cerignola e i 5 Reali Siti). Tari, che ovviamente deve coprire anche le spese di trattamento, trasporto e smaltimento dei rifiuti a servizio immutato, cioè così com’è oggi.
Questo è quanto è stato detto a chiare lettere dalla dott.ssa Abbenante durante il Consiglio Comunale del 31/7. Caro Francesco non ritieni che ci siano elementi interessanti su cui varrebbe la pena riflettere bene, tutti, prima che sia presa alcuna decisione? Sì, perché non sarà deciso da altri se salvare o meno SIA e il futuro di 200 lavoratori, se inasprire ulteriormente la tariffa comunale e quale servizio di gestione dei rifiuti mettere in atto per la città di Orta Nova, ma sarà il Consiglio Comunale di Orta Nova a dover decidere, la maggioranza politica di cui è espressione, nel pieno esercizio delle sue funzioni, tutt’altro che svuotato del suo ruolo.
Tenuto conto dei tempi necessari, la proposta di ristrutturazione finanziaria, il piano per il futuro di SIA e dei suoi lavoratori e il tipo di servizio di gestione dei rifiuti da offrire potrebbero vedere la luce a inizio 2019 o forse anche un po’ più in là e toccherà anche a Orta Nova, quale socio del Consorzio, doverne valutare la fattibilità anche ai fini della determinazione delle tariffe da imporre ai cittadini. E, in conseguenza, toccherà anche al Comune di Orta Nova decidere. Com’è chiaro avremo bisogno che chi sarà chiamato a decidere dovrà essere capace di comprendere tutti i dettagli della proposta, coglierne la portata e l’impatto sulle tasche degli ortesi, valutarne le prospettive sul breve e sul lungo termine, stimarne i pro e i contro. Bisognerà anche che abbia la capacità e la volontà di essere onesto con i cittadini e con i lavoratori di SIA, di essere autonomo e consapevole nella decisione e di avere coraggio, se necessario. E, soprattutto, bisognerà che abbia la capacità di assumersi la responsabilità della decisione che si andrà a prendere.
Anche decidere di non decidere sarà una scelta di cui il Consiglio Comunale e i suoi componenti porteranno la responsabilità. Ed è bene che di tutto questo siano consapevoli tutti.
Francesco, affermare che le decisioni saranno prese altrove e che il Consiglio Comunale di Orta Nova sarà irrilevante in questa partita è offrire un comodo agio proprio alla “politica inconcludente”, a quella che sfugge alle proprie responsabilità, che preferisce le scorciatoie della demagogia alla fatica della verità , a quella politica che in nome del “popolo” quello stesso “popolo” inganna illudendolo che esistano soluzioni semplici a situazione complesse , alla politica esercitata per la conquista del potere. In questa importante partita non sarà ininfluente il ruolo di chi i fatti li racconta. I destinatari ultimi della POLITICA, i cittadini, hanno il diritto di essere messi nelle condizioni di conoscere , di capire e di distinguere, condizioni essenziali per l’esercizio della DEMOCRAZIA.
Iaia Calvio