Era stato invocato in estate, criticato dopo le opache prestazioni, ma alla fine viene fuori sempre lui: il “Re”. Pietro Iemmello decide la delicata sfida al “Cabassi” di Carpi, al termine di una gara giocata non benissimo dai rossoneri ma in cui contavano soltanto i tre punti. Una partita vinta “alla Padalino”, con concretezza e cuore quando serviva. Tre punti fondamentali per continuare la corsa salvezza, che si arricchirà venerdì sera dell’altro scontro diretto contro il Crotone. Nel Foggia si rivede Boldor in difesa, mentre Ranieri ha il compito di spingere sulla sinistra dopo l’assenza di Kragl (squalifica). Nel Carpi, Castori si affida alle geometrie di Vitale in mezzo al campo e alla statura di Vano per far male ai rossoneri.



Pronti via e proprio l’attaccante a pochi passi da Noppert calcia alto. Ma al 9′ il Foggia passa al primo affondo: Iemmello guadagna palla sulla tre quarti, entra in area e dopo aver colto il palo a Colombi battuto, non sbaglia e mette dentro. Al “Cabassi” si sentono solo i tifosi rossoneri (oltre mille giunti in Emilia), che scoraggiano anche le manovre del Carpi. Gli uomini di Castori provano a pungere sopratutto sulle fasce, dove Jelenic e Marsura creano qualche grattacapo alla difesa foggiana. Padalino si agita in panchina perchè col passare dei minuti il Carpi intensifica gli attacchi, anche se Noppert non corre particolari pericoli. La grossa chance per i padroni di casa capita al 37′ quando Marsura sfrutta una sponda di Vano e ha sui piedi la palla dell’1-1 ma il portierone rossonero gli nega il gol. Prima del riposo è Jelenic a provare da fuori, ma sempre Noppert copre bene e blocca.



Il Carpi parte carico anche nella ripresa, Jelenic manda fuori di testa al 50′, mentre dieci minuti Davide Marsura si mette in proprio e crea scompigli nell’area rossonera ma sul più bello manda a lato. Padalino corre ai ripari e inserisce Rubin al posto di Ranieri. Al 63′ è Galano a svegliare i suoi, con un violento sinistro su punizione disinnescato da Colombi: è l’ultimo atto dell’ex Bari, che lascia il posto a Busellato. Il Carpi continua a crederci, al 68′ è Pachonik che manda alto da buona posizione. Al 72′ i padroni di casa pareggerebbero pure, ma la posizione di Arrighini (che aveva messo dentro) è in fuorigioco. Il Foggia capisce che non può farsi schiacciare e lentamente si riaffaccia nella metà campo avversaria. L’agonismo cresce col passar dei minuti, ma l’episodio chiave arriva all’81’: Zambelli atterra Concas, dal dischetto va Vitale ma Noppert si distende e dice no. La parata abbatte psicologicamente il Carpi, e due minuti dopo Iemmello raccoglie l’assist di Zambelli e fa due a zero. Padalino respira, inserisce Deli per Gerbo e gli ultimi minuti sono solo ordinaria amministrazione. Il Foggia vince e tiene per i capelli il Carpi quint’ultimo, l’altra partita “partita” si giocherà mercoledì in tribunale dopo i ricorso dei satanelli sulla penalizzazione.

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