Un malinteso spirito di “solidarietà tra automobilisti” può aiutare dei malintenzionati, addirittura anche dei sicari, a eludere un controllo delle Forze dell’Ordine, favorendo in questo modo il compimento di gravi delitti.
Qualcuno, a questo proposito e solo per fare un esempio, ricorderà l’operazione “Nemesi”, del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Foggia, che nello scorso giugno aveva portato in carcere alcuni pericolosi pregiudicati che, coinvolti nella feroce faida che ormai da anni insanguina le strade di Trinitapoli, stavano cercando di portare a compimento altre azioni omicidiarie nei confronti dei rivali, venendo impediti nella realizzazione dei loro piani solo dalla massiccia presenza dei Carabinieri lungo le strade che questi dovevano percorrere per raggiungere gli obiettivi, presenza opportunamente “calibrata e manovrata” in tempo reale a seconda delle risultanze delle intercettazioni che erano in corso.
Se quei killer avessero potuto sapere dove si trovavano i posti di controllo realizzati “dagli sbirri” proprio per impedirgli di raggiungere le vittime, sarebbero con ogni probabilità riusciti nei loro intenti, vanificando ogni sforzo investigativo e allungando la già troppo lunga scia di sangue.
Quando un automobilista, un camionista, qualunque utente della strada oltrepassa un posto di blocco dovrebbe pensare che quegli uomini, Carabinieri o Agenti di PS che siano, non si trovano lì per il piacere di vessare chi gli passa davanti con contravvenzioni o altre sgradevolezze, ma che sono impegnati per la sicurezza di tutti, anche per individuare soggetti ricercati per motivi di polizia o giustizia e per prevenire la commissione di reati. Per questo motivo si chiamano servizi preventivi. Purtroppo, invece, ancora troppo spesso, anche nelle zone maggiormente “a rischio”, capita di incrociare quelli che si sente in dovere di avvertire che di lì a poco si incapperà negli sbirri.
Proprio per questo motivo, ieri mattina, e proprio a Trinitapoli, la Compagnia di Cerignola aveva organizzato un servizio per individuare questi buontemponi. Nel giro di un’ora circa sono stati così contravvenzionati cinque automobilisti che, dopo aver superato un posto di blocco composto da diverse pattuglie lungo la carreggiata opposta, avevano “lampeggiato” con i fari abbaglianti a tutti quelli che sopraggiungevano nel senso di marcia opposto.
Sul loro percorso era però stata posizionata ad opportuna distanza un’altra pattuglia, che ha quindi proceduto alla contestazione della violazione dell’art. 153 del Codice della Strada, che sanziona con una contravvenzione di 42 euro e la decurtazione di un punto dalla patente l’uso inappropriato dei dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione.
Questo malcostume può, di fatto, vanificare lo sforzo dei militari dell’Arma, che da tempo hanno intensificato i controlli sul territorio di Trinitapoli per assicurare maggiore prevenzione e repressione dei reati. Servizi di questo tipo verranno ancora ripetuti anche nei prossimi giorni.
Comunicato Stampa