La piaga del bullismo si può debellare. Ma per farlo bisogna conoscerla, dal punto di vista sociale, legale ed educativo. Con questi obiettivi prosegue il percorso del progetto “Stop Bulling – Safe School Zone”, attivato dalla cooperativa “SocialService” nei Comuni dell’ambito sociale di zona di Cerignola. Dopo la presentazione ufficiale, tenutasi negli scorsi mesi, la fase di incontro e divulgazione prosegue in quel di Ordona (FG) con il convegno in programma giovedì 7 novembre alle ore 17:00 presso l’Istituto Comprensivo “Aldo Moro”.
Alla presenza dei docenti e delle famiglie ordonesi saranno esposte le finalità di un progetto importante volto a prevenire un fenomeno sempre più presente all’interno delle classi, con ricadute negative che portano all’emarginazione, al ricatto e anche alla violenza. Per far fronte a tutto questo è necessario parlarne e porre il problema all’attenzione dei diretti interessati, attraverso un approccio preventivo-promozionale-relazionale che va incontro ai ragazzi, ascolta i loro problemi, le loro lamentele e risponde a curiosità tramite il parere di esperti, istituzioni e personalità autorevoli.
Per ciò che riguarda l’incontro che si terrà ad Ordona, prenderanno la parola il presidente della SocialService, Gerardo Consagro, la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” Stornarella – Ordona, Milena Sabrina Mancini e il sindaco di Ordona, Serafina Stella; prima di lasciare spazio agli interventi tecnici sul tema a cura della dottoressa Rita Specchio, psicologa – psicoterapeuta di SocialService e curatrice del progetto; la dottoressa Eugenia Pagone, pedagogista SocialService; il dottor Paolo Ricci, avvocato minorile, curatore speciale e tutore dei minori; Antonio Berardino, esperto di sicurezza digitale in ambito educativo; e Antonella Tarantino, referente provinciale per il bullismo dell’U.S.T. Foggia.
L’incontro sarà utile per capire quanto il fenomeno abbia preso piede in provincia di Foggia e come il progetto “Stop Bulling” possa risultare una sperimentazione pilota per l’ambito scolastico e familiare. A questo incontro di Ordona seguiranno altri appuntamenti formativi-informativi negli altri Comuni dell’ambito sociale di zona. Il progetto – della durata di 7 mesi – prevede anche alcuni momenti ricreativi ed iniziative pubbliche (con particolare attenzione alla diffusione sui social network), al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica verso un fenomeno che troppo spesso rimane tra le mura delle scuole. La discussione verterà anche sull’utilizzo distorto dello strumento di internet, divenuto veicolo di odio tramite i social network e terreno fertile per il cosiddetto “cyberbullismo”.
“E’ importante che a questi workshop introduttivi partecipino anche i genitori” – afferma la referente del progetto, Rita Specchio. “Durante gli incontri, infatti, si porteranno le famiglie a conoscenza dei pericoli della rete, si chiarirà l’aspetto giuridico della figura del docente e del dirigente scolastico, precisando in maniera chiara fino a dove è necessario che intervenga l’insegnante o il dirigente e quando la questione deve passare all’autorità giudiziaria. Oggi i genitori sono chiamati a conoscere bene le leggi, ma anche gli strumenti digitali per prevenire delle problematiche ancora prima che esplichino i loro effetti negativi”.