Ad Ascoli Satriano si cerca il corredo funerario dal quale è emerso lo splendido trapezophoros raffigurante i Grifoni che sbranano una cerva. Il segretariato regionale del Mibact, con un finanziamento del Ministero dei Beni Culturali di circa 90 mila euro, ha aperto un nuovo cantiere di scavo nella zona dalla quale sarebbe emersa questa bellissima testimonianza archeologica che oggi rappresenta in tutto il mondo il Comune dei Monti Dauni. La speranza degli archeologi è quella di poter risalire ad ulteriori dettagli che riguardano i meravigliosi Grifoni ascolani.

A dare la notizia del nuovo scavo è stato il sindaco di Ascoli Satriano, Vincenzo Sarcone, che ha commentato con entusiamo l’iniziativa. “Questi lavori – spiega il primo cittadino -forse daranno delle risposte in merito alla misteriosa storia legata al ritrovamento di questi lussuosi marmi, svelando in tal modo l’arcano più affascinante ed avvincente dell’archeologia. Non è escluso che da questi scavi riemergano altri reperti e/o frammenti marmorei che facevano del prezioso corredo funerario”.

La località dei lavori di scavo, in via prudenziale, è stata tenuta segreta. Il Comune ha già assicurato dei fondi per un eventuale esproprio dell’area per pubblica utilità, in quanto le aspettative degli esperti sono tante, anche se non è sicuro che i Grifoni siano stati trovati proprio in quell’area. Infatti, la straordinaria scultura marmorea del IV secolo A.C. ha vissuto diverse vicissitudini, prima di essere sottratta al mercato nero e restituita alla collettività, in modo particolare al Comune di Ascoli Satriano che oggi la mette in mostra in una sala del Museo Civico.



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