Il grande brigantaggio: se ne parlerà a Sant’Agata di Puglia in un incontro che si terrà venerdì 13 agosto alle ore 21,00 presso la corte del Castello. Promosso dalla Pro Loco, l’iniziativa prevede la proiezione di un docu-film proprio sul tema del brigantaggio.
Il fenomeno del brigantaggio post-unitario e reazionario rappresentò nel Meridione d’Italia un evento particolarmente vasto. Sono tante infatti le storie di uomini e donne meridionali che spinti da un’atavica fame di terra e di lavoro, dopo l’unità d’Italia si improvvisarono briganti nell’illusoria speranza di ottenere pane, giustizia, terra e libertà. Nella sola Capitanata, furono censiti oltre 1500 briganti.Tra questi, rimasto famoso per le sue notevoli imprese, il capobrigante Giuseppe Schiavone, di Sant’Agata di Puglia.
Descritto in diversi testi storici sul brigantaggio come uomo di spericolato coraggio, la sua baldanza lo portò presto al comando di una delle bande di quell’ “esercito” che, comandato da Carmine Crocco, il “Generale” dei briganti, nell’aprile del 1861 marciò su Melfi, Ripacandida, Venosa e altri paesi del Vulture, issando in quelle piazze di nuovo la bandiera borbonica. Di questo, e di quelle che furono le condizioni che spinsero un popolo affamato e disperato a ribellarsi all’esercito piemontese, si parlerà a Sant’Agata di Puglia nell’ambito di un convegno dal titolo: “Il grande brigantaggio”.
Promosso dall’Associazione turistica Pro Loco “Pierino Donofrio” con il patrocinio del Comune di Sant’Agata di Puglia, l’incontro prevede nella prima parte la proiezione di un docu-film incentrato proprio sul tema del brigantaggio post unitario e su quelle che furono le ragioni che lo ispirarono. Alla proiezione del filmato, farà seguito un confronto sul tema, che vedrà partecipare il presidente della Pro Loco, Gerardo Lionetti, il giornalista Rosario Brescia e il dott. Antonio Di Martino, studioso del fenomeno e autore del documentario.
Comunicato Stampa