Gli studenti dell’Istituto Comprensivo Aldo Moro di Stornarella e Ordona sono diventati pellegrini per un giorno lungo la Via Francigena. Grazie alla sinergia tra l’Istituto Comprensivo “Aldo Moro”, l’Amministrazione Comunale, la Parrocchia B.V.M. della Stella, il Gruppo di Lettura Gli Spaginati, la Pro Loco e il Comitato della via Francigena traiana, con la direzione artistica e organizzativa dell’Ambasciatrice della Lettura Paola Grillo, la Festa dell’Europa ha avuto come protagonista proprio il tratto urbano della via Francigena, percorso dagli studenti e dalle studentesse della scuola secondaria con la speciale guida di Fabiola Ventricelli.
Dopo i saluti della dirigente scolastica Maria Anna Valvano e del sindaco Massimo Colia, sulle note dell’Inno alla gioia diretto dalla M° Marta Menga, è iniziato il cammino, non solo inteso come un mero passo dietro l’altro, ma un tuffo nella storia dei pellegrinaggi con don Giuseppe Pio Di Donato e Giulia Beccia, in particolare della via Francigena con Massimo Capuano e Giuditta Martino, e un tuffo nelle arti con la performance teatrale di Michele Carchia, la “mattonella del pellegrino”, le installazioni artistiche dei loghi e le citazioni sull’Unione Europea.
I pensieri e le emozioni ad alta voce di Fabiola Ventricelli, esperta di vari cammini, hanno accompagnato i ragazzi nel percorso esperienziale alla scoperta di valori e ricchezza di un territorio crocevia di cammini. Dall’ingresso all’uscita del paese, gli studenti hanno colorato le strade di Stornarella. “Una via in Europa. Una via per l’Europa” è stato il sottotitolo dell’evento: la preposizione “in” indica il trovarsi di questa via nel nostro continente ed esserne un tratto storico e distintivo di comunicazione e scambio da secoli. La preposizione “per” indica sia l’attraversamento di vari Stati europei (dall’Inghilterra alla Francia e all’Italia) con il bagaglio di conoscenze e scoperte di luoghi e culture, sia il suo fine ultimo ovvero l’Europa, intesa non come un insieme di Stati, come ciò che “ci può aiutare a stare bene al mondo”, per citare David Sassoli.