Saverio ha sedici anni, una vita familiare difficile e una rapina finita male alle spalle. Anche Anna ha sedici anni, frequenta il liceo classico e proviene da una famiglia benestante di Bari. Il destino che li unisce sarà lo stesso che li dividerà, uno in carcere, l’altra fuori ad aspettarlo e a cercare notizie sul suo conto. Fra loro la scuola, gli assistenti sociali e i familiari ma anche il teatro, la letteratura, il cinema e la musica come àncora di salvezza, tentativi di sfuggire a un destino. Giancarlo Visitilli nel suo romanzo d’esordio accompagna il lettore tra case borghesi e periferie degradate, tra storie piegate dagli eventi della vita ed altre che hanno percorsi più delineati. Lo fa nel libro “Una storia sbagliata” (LiberAria editrice), che sarà presentato a Foggia martedì 18 aprile 2023, alle ore 18.30 presso “centonove/novantasei”, la bottega in piazza Cavour n. 3 del consorzio Oltre.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito degli eventi “Fermenti di antimafia” promossi dal Comune di Foggia attraverso il finanziamento della Regione Puglia per la costruzione della rete sociale volta al rafforzamento delle politiche di contrasto alle forme di devianza giovanile promuovendo una pedagogia diffusa di antimafia sociale per la costruzione di una comunità educante. La scelta di questo romanzo, infatti, è legata proprio all’esigenza di parlare, confrontarsi, sensibilizzare la comunità, ed in particolare i più giovani, su questi temi. Come quelli affrontati nel romanzo di Visitilli, nelle cui pagine si fronteggiano amore e violenza, relazioni e conflitti, e dove l’unica speranza che resta è nello sguardo degli adolescenti. Una storia senza redenzione, in cui lo spazio e il tempo rimangono categorie adatte solo per il volo, per andare via senza previsione di ritorno.
Fare cultura, quindi, attraverso la voce di testimonianze dirette. E di storie. Come quelle raccontate dall’autore che «semina in questa storia gli alberi della compassione e dell’empatia – dice lo scrittore Mario Desiati, vincitore nel 2022 del Premio Strega con il romanzo “Spatriati” – . Non fanno frutti immediati, ma col tempo crescono e sotto le loro fronde ci si ripara dal male. Fanno frutto nel futuro lontano, dove agli uomini conviene davvero guardare». Anche per questo, l’iniziativa si svolgerà nella bottega “centonove/novantasei”, un avamposto di cultura e sapori che sin dal nome vuole raccontare l’importanza e l’efficacia della legge 109/96, la normativa che consente la restituzione alla collettività delle ricchezze e dei patrimoni sottratti alle organizzazioni criminali favorendone il riutilizzo pubblico e sociale. A seguire ci sarà la degustazione di prodotti etici a cura di Ortovolante.