Resta alta l’attenzione della politica locale e del Governo su Foggia, proprio nelle ore in cui il Tribunale di Foggia decideva il rinvio a giudizio per i responsabili della vile aggressione presso gli Ospedali Riuniti, in cui gli indagati dovranno rispondere di lesioni a personale sanitario, minacce e interruzione di pubblico servizio.

Ringrazio ancora una volta il Governo e il ministero della Salute ed esprimo piena soddisfazione per la risposta resa in Commissione Affari Sociali dal Sottosegretario Marcello Gemmato, in merito agli episodi di aggressione ai danni del personale sanitario, con particolare riferimento all’evento avvenuto presso gli Ospedali Riuniti di Foggia. Protocolli operativi, presidi fissi di polizia, oltre che un inasprimento delle misure previste per chi aggredisce i nostri medici sono stati gli interventi normativi immediati che questo Governo ha proposto e concretizzato in tempi strettissimi, proprio grazie alla sensibilità sul tema, sul quale l’attenzione resta alta anche grazie al lavoro dell’Osservatorio istituito presso il Ministero. La salute degli italiani e la tutela dei nostri professionisti ancora una volta al primo posto”. È questo il commento del parlamentare di Fratelli d’Italia Giandonato La Salandra, che ha posto il question time.

Personalmente sono molto sensibile al tema, come del resto tutti gli italiani, quindi mi sono recato personalmente al nosocomio di Foggia quando è avvenuta quella vigliacca aggressione ai nostri medici e infermieri”, ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Gemmato, elencando gli interventi posti in essere, tra cui la possibilità di stipulare specifici protocolli operativi con le forze di polizia, istituire con ordinanza del questore presidi fissi della Polizia di Stato presso le strutture sanitarie dotate di servizi di emergenza-urgenza e l’inasprimento del regime sanzionatorio applicabile a lesioni semplici cagionate al personale esercente una professione sanitaria, per le quali si prevede la pena della reclusione da due a cinque anni e anche l’arresto obbligatorio in flagranza e, a determinate condizioni, l’arresto in flagranza differita.

Spiace solo – conclude l’on. La Salandrache, a fronte di tanta attenzione da parte del ministero e del Governo, in Puglia sia mancata da parte della Regione la medesima attenzione e competenza rispetto alla gestione amministrativa della sicurezza per il personale sanitario.Con la sanità non si fanno spot e noi siamo sempre dalla parte dei medici e non solo secondo le occasioni. La sicurezza è un tema costante, mentre per gli spot ci si può rivolgere ad Emiliano e ai suoi esponenti in Regione, che intervengono esclusivamente secondo le proprie esigenze da campagna elettorale”.

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