Nel giro di poche ore si è montato un vero e proprio caso attorno alla singolare richiesta di chiarimenti avanzata, tra le comunicazioni preliminari dello scorso consiglio comunale di Orta Nova, dal consigliere di minoranza Antonio Vece. Lo stesso, tra lo sbigottimento generale e l’imbarazzo della maggioranza, ha riportato all’attenzione dei presenti un particolare apparentemente di poco conto, ma che, da quanto ha avuto modo di evidenziare, salverebbe la poltrona di un consigliere attualmente in carica.

“Mi chiedo come mai tutti gli ultimi consigli convocati – ha affermato Antonio Vece, durante la seduta – riportino la dicitura di straordinari quando in realtà trattiamo tematiche del tutto ordinarie. Non vorrei che magari qualcuno della maggioranza stia architettando una scappatoia burocratica per evitare che certi consiglieri, spesso non presenti alle assemblee, possano decadere al superamento delle assenze consentite”. L’accusa di Vece, sollevata dagli scranni comunali, non riportava in sé alcun riferimento nominale specifico ad un determinato consigliere, ma si è potuto facilmente comprendere che fosse rivolta in particolar modo ad Antonio Aghilar, giovane esponente della maggioranza, eletto tra le fila di Fratelli d’Italia (da poco passato a Forza Italia), nella coalizione che due anni e mezzo fa ha portato all’elezione dell’attuale Sindaco, Gerardo Tarantino. Aghilar da circa cinque anni è costretto a spostarsi molto in giro per l’Italia per questioni lavorative e soltanto due anni fa, dopo precedenti esperienze nelle forze dell’ordine, ha ottenuto un incarico a Verona come guardia penitenziaria, ragion per cui si è trasferito stabilmente nella città scaligera, dopo aver ottenuto mandato dalla suo elettorato ortese per la rappresentanza in consiglio. Anche a causa di ciò, è stato più volte impossibilitato a prendere parte all’assise comunale, attirandosi non poche critiche da parte delle opposizioni.

In merito alla questione va precisato che, così come riporta lo Statuto del Comune di Orta Nova, i consiglieri comunali che non intervengono a tre sedute consecutive, senza giustificato motivo, vengono fatti decadere con deliberazione del Consiglio Comunale (art 10.2). La normativa prevede che, successivamente, il Presidente del Consiglio Comunale, a seguito dell’avvenuto accertamento dell’assenza maturata da parte del consigliere, provveda con comunicazione scritta, ad avviare il procedimento amministrativo durante il quale quest’ultimo ha facoltà di far valere le cause giustificative delle assenze, nonché a fornire al Presidente eventuali documenti probatori. Le assenze però vengono calcolate soltanto sulle sedute ordinarie e non per quelle “straordinarie”, per le quali la stessa dicitura fa comprendere l’impellenza dell’incontro e la conseguente impossibilità che queste possano ottenere la massima partecipazione dei consiglieri fuori sede. Da qui il dubbio di Vece, sul possibile escamotage burocratico utilizzato per mantenere in carica Aghilar.

Dopo il breve intervento di Vece, ha preso la parola il segretario generale del Comune, la dottoressa Fabrizia Cusmai, la quale ha fatto notare come giuridicamente lo Statuto non riporti una differenza sostanziale tra la convocazione in via ordinaria e quella in via straordinaria. “Le convocazioni ordinarie – ha spiegato la Cusmai – sono obbligatorie solo quando tra i punti all’ordine del giorno si voti il bilancio di previsione o altri atti dalla valenza rilevante. In tutti gli altri casi, tale carenza normativa, consente la convocazione di ripetuti consigli straordinari”.

Dopo che le opposizioni hanno auspicato una revisione dei commi di riferimento in commissione Affari Istituzionali, ha risposto lo stesso consigliere “desaparacidos”, il quale ha avuto modo di difendere la sua posizione: “Non sono a conoscenza di questi giochetti normativi – ha dichiarato Aghilar – tant’è che per quanto riguarda lo scorso consiglio straordinario, mi sono comunque interessato a presentare la giustificazione e il certificato medico, nonostante questi non fossero necessari al fine del conteggio delle assenze. Piuttosto devo pensare che il consigliere Vece stia fiutando l’ottenimento di un ulteriore seggio in Consiglio, visto che qualora decadessi, scatterebbe in surroga il suo caro amico Mastropieri e la sua componente consigliare di minoranza potrebbe contare su un altro portavoce. Quasi una volta al mese mi sono sempre impegnato ad essere presente ad Orta Nova, per rispettare il voto dei concittadini che mi hanno scelto. Ultimamente però ho avuto diverse situazioni particolari alle quali badare, dalla nascita di mia figlia alle condizione di salute di mia moglie. Per questo non ho potuto lasciare Verona. Ciò non toglie che anche a distanza io riesca a rimanere informato sulla mia città, soprattutto grazie allo splendido gruppo di Forza Italia del quale ne sono parte integrante”.

1 COMMENTO

  1. Ma per piacere Aghilar. È pregato di non offendere l’ intelligenza degli ortesi. Lei non serve a granché alla comunità, come consigliere si intende. Il paese va vissuto e con esso le problematiche che lo attanagliano. Già quelli che sono sul posto sono degli incapaci, immagini lei che vive a 800km di distanza. Si dimetta e si dedichi alla sua famiglia che è meglio

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