L’unico a far filtrare ottimismo sulla vicenda Sia è il presidente del Consorzio d’Igiene, nonché sindaco di Cerignola, Franco Metta. La situazione, difatti, è tutt’altro che prossima alla risoluzione definitiva e allo scongiuramento del fallimento per l’azienda consortile che cura il ritiro e lo smaltimento dei rifiuti urbani per conto dei 9 comuni che fanno parte dello stesso Ambito di Raccolta Ottimale.
Nonostante lo stallo e l’incertezza continuino ad avere la meglio, la manovra economica prospettata dai vertici amministrativi dell’ente sta comunque portando i primi “timidi” risultati. Le novità, per il momento, giungono soprattutto dal fronte dei comuni della Bat (Trinitapoli, Margherita di Savoia e San Ferdinando di Puglia), i quali, sin da principio, avevano sempre fatto ostruzionismo verso gli addenda richiesti sui contratti di servizio in essere. Il comune salinaro, dopo il tentativo di fuga, si riaccoda a Sia e firma un contratto trimestrale che proroga il rapporto d’utenza.
“E’ una ottima notizia – commenta Metta – nonostante la infaticabile opera di sabotatori, disfattisti, uccelli del malaugurio, il difficile lavoro di salvataggio dei conti economici della nostra azienda prosegue”.
Prosegue soprattutto l’attività di persuasione nei confronti del sindaco di Trinitapoli, Francesco Di Feo, il quale più volte, dati alla mano, aveva rimarcato il fatto che le somme economiche richieste da Sia non fossero commisurate al reale servizio che l’azienda avrebbe svolto nel comune da lui rappresentato. Era pronto addirittura ad adire a vie legali, tant’è che era già stato incaricato un avvocato per presentare davanti al giudice le ragioni del Comune. Ma poi qualcosa è cambiato e lo stesso Metta ha annunciato che la vertenza sull’adeguamento contrattuale si risolverà per via “amichevole”. La Giunta trinitapolese ha poi approvato un altro importante provvedimento, mediante il quale, il Comune ottempererà quanto meno ai costi contingenti sopraggiunti che non sono dipesi dalla cattiva gestione pregressa. Si tratta di una somma di circa € 349.000 che il comune erogherà nelle casse di Sia, a fronte dell’incremento dei costi causato dal conferimento dei rifiuti a Grottaglie e dal minor ricavo dei contributi Conai. Una prima apertura che potrebbe lasciare ulteriore spazi di discussione nel lungo tavolo di contrattazione aperto tra Metta e Di Feo. Se prima la comunità trinitapolese aveva apprezzato la fermezza del proprio sindaco, dopo i primi segnali di “allineamento” sono emersi dei conseguenti malumori delle opposizioni, sui quali il consigliere comunale Cesare Tiritiello, ha voluto subito fare chiarezza:
“non ci sono soluzioni alternative per le discariche – spiega – e non ci sono società disposte a svolgere il servizio in loco di Sia. In tutto questo l’opposizione gioca, e si diverte, tanto in ogni caso può sempre scaricare sulla maggioranza”.
Grossomodo gli stessi disagi denunciati a più riprese da Gerardo Tarantino, sindaco di Orta Nova, comune che con Carapelle si contende la palma del più incerto, all’interno del comprensorio. Ad Orta Nova, le opposizioni, facendo leva sulle preoccupazioni della popolazione (per un’eventuale triplicazione della Tari) e su una scarsa chiarezza nel presentare la manovra di rientro, l’hanno avuta vinta, facendo revocare la prematura decisione di ottemperare alle richieste economiche di Sia. Dopodiché, come annunciato anche da Metta, sia ad Orta Nova che a Carapelle, si sono aperti due “tavoli tecnici” all’interno dei quali si sta discutendo un riconteggio delle somme da liquidare in favore dell’azienda e dei metodi “alternativi” per non gravare sulle famiglie attraverso un incremento dell’Imposta Unica Comunale. Dopo aver approvato i bilanci di previsione, almeno fino alla fine dell’anno, non sarà possibile rivedere le decisioni di diniego assunte nei rispettivi consigli comunali. Ecco perché il mese di dicembre risulterà decisivo per le sorti dell’azienda e per i suoi 330 dipendenti.