Di seguito, riportiamo il comunicato stampa dell’Assessore alle Attività produttive del Comune di Orta Nova, Antonio Attino, in merito alle accuse mosse da Lorenzo Annese a riguardo della delocalizzazione dell’area mercatale.
La delocalizzazione del mercato non solo è un atto dovuto nel rispetto della sopraggiunta normativa regionale, ma vale ricordare che è anche uno dei punti del programma elettorale della maggioranza ed è logico che da persone perbene gli impegni assunti con i cittadini vadano mantenuti. Del resto è ciò che abbiamo dimostrato da sempre, con coerenza e senso di responsabilità nell’interesse della collettività e degli stessi operatori del mercato ai quali bisognerà garantire la continuità nell’esercizio dell’attività. Questo è ormai chiaro ai cittadini e lo sa bene anche Annese, solo che non riesce proprio a capacitarsene, forse perché è un aspetto che non gli appartiene.
Va precisato che lo stesso Annese non è stato presente alle consultazioni riservate agli amministratori comunali, ma si è presentato a quelle indette per gli operatori del mercato per dare un colpetto al cerchio e qualche altro alla botte, per improvvisare uno dei soliti show a cui ci ha abituati, come sempre comizi recitati senza contenuti e senza proposte. Tenta di cavalcare l’onda della presunta proposta di riorganizzazione dell’attuale area di Via Lenoci e non perde occasione per dimostrare con grande disinvoltura di non avere ancora compreso cosa impone la legge regionale a tutti i comuni, quale il significato delle consultazioni imposte dalla normativa vigente e l’inconsistenza degli incerti contenuti tecnici della documentazione presentata lo scorso settembre. Non riesce a comprendere che da parte di alcuni operatori del mercato è stata presentata solo una planimetria dell’area, come meglio relazionerà il tecnico incaricato, senza una proposta di organizzazione dei servizi, un’idea per la localizzazione di adeguati parcheggi, degli spazi da dedicare ai posteggi e della loro rifunzionalizzazione in relazione alle nuove esigenze imposte dalla norma vigente. Già proprio così, parliamo di rispetto della norma vigente! Un aspetto che non sembra appartenere alla cultura politica del temerario consigliere comunale, né sembra che lo sfiorino le esigenze espresse dai residenti, ormai al limite della sopportazione e sfiancati dagli enormi disagi, fino al punto da essere costretti a presentare una richiesta di delocalizzazione del mercato settimanale con formali sottoscrizioni. Non si è preoccupato neanche di attendere i risultati delle consultazioni per comprendere le istanze dei commercianti, dei cittadini, delle associazioni di categoria, sempre che ne abbia compreso il valore e il significato. Solo come anticipazione e fatta salva ogni verifica successiva, da una prima ricognizione risultano essere state presentate le schede del questionario predisposto a completamento dell’indagine preliminare, che a parte quelle a favore della delocalizzazione, hanno manifestato la volontà a mantenere l’attuale ubicazione solo un dieci per cento circa degli operatori. Senza contare poi la necessità di programmare ulteriori manifestazioni fieristiche e mercatali, le richieste di incremento del numero dei posteggi e l’ampliamento delle attuali superfici, contrariamente a quanto asserito da qualcuno.
Ogni qualvolta capiti l’opportunità di racimolare qualche minimo consenso, sembra che al valoroso “urlatore di mestiere” gli si annebbi la vista o peggio diventi improvvisamente miope, sempre disattento alle proposte per affermare il nulla della politica.
Pinocchio per questo piange, altro che storie! Consapevole che la Fata Turchina abbia ormai deciso di cambiare soggetto, di trasferirsi a Orta Nova per dedicarsi a tempo pieno a qualche naso da allungare. Tra le tante preoccupazioni dell’amministrazione si aggiunge ora anche la necessità di difendere i bambini ortesi, affinché abbiano ancora la gioia di leggere un testo di grande valore narrativo e non di crescere nell’incubo dei comizi del nostro impopolare spadaccino che continua a balbettare il nonnulla, ad affermare il valore del vuoto amministrativo, ad alimentare la contrapposizione e la divisione sociale in dispregio di ogni regola di buon senso amministrativo.
Comunicato Stampa