Delle nozze d’argento così cariche di entusiasmo e partecipazione non erano sicuramente  date in programma. Qualcuno, dopo la mancata formazione del secondo corso, all’inizio di quest’anno scolastico, ne aveva paventato addirittura la chiusura. Invece nella mattinata di mercoledì 21 dicembre il Liceo Scientifico “Federico II” di Stornarella ha festeggiato il suo 25esimo anno (1991-2016) dall’apertura, anni nei quali si è affermato come polo d’istruzione secondaria di riferimento all’interno della piccola comunità dei Reali Siti.

15621951_1816635708621607_7567172775023486611_nLe celebrazioni, tenutesi nella palestra di Via La Marmora, sono state un’occasione per ripercorrere tutti i momenti salienti di una storia inaspettata, ma anche per cominciare a programmare il futuro, in un territorio che negli anni ha comunque incrementato la propria offerta, determinando una competizione agguerrita tra indirizzi e corsi di studio. Protagonisti sono stati gli studenti dell’anno in corso che hanno accolto i loro predecessori e gli altri ospiti illustri con un gradevole servizio d’ordine e un intrattenimento musicale. Nel corso dell’intensa mattinata amarcord sono stati tanti gli interventi che hanno rimarcato la comune volontà di voler continuare ad alimentare il sogno dei pionieri di 25 anni fa, che fecero di un centro prevalentemente agricolo, un luogo dove poter ottenere una formazione scientifica senza doversi spostare.Nell’interesse della piccola comunità di Stornarella, per la quale certamente la presenza del Liceo assume un’importanza strategica fondamentale, si è espresso il sindaco Massimo Colia, intervenuto durante lo scambio di targhe con la dirigenza.

“Vivo questa giornata con particolare emozione” – ha affermato il primo cittadino, ricordando anche l’impegno che profuse suo padre Vittorio. “Questa scuola rappresenta il risultato della proficua collaborazione che allora ci fu tra tutte le rappresentanze istituzionali, un modus operandi che dovrebbe essere rinnovato ancora oggi per le nuove sfide che ci attendono”.

Nello scambio di convenevoli tra il sindaco e la dirigente scolastica, Giuliana Colucci, è emersa anche la prima proposta per potenziare e migliorare i servizi di collegamento con il Liceo. Considerato il fatto che il polo stornarellese debba aprirsi necessariamente alle iscrizioni delle matricole di Ascoli Satriano ed Ordona, la preside ha formalmente richiesto un bus per queste fermate. Ma per quanto concerne l’apertura alla città e il dialogo proficuo con la politica locale, il piccolo polo d’istruzione ne ha sempre fatto un “must” così come testimoniato anche dal dottor Antonio De Angelis, vicesindaco all’epoca dell’istituzione e input decisivo per la stessa.

“Per aprire il Liceo di Stornarella siamo stati determinati ma anche scaltri. All’epoca la legge prevedeva dei rigidi parametri per ottenere un centro di istruzione come questo, parametri soprattutto demografici dei quali non potevamo chiaramente disporre. Ma grazie all’allora sottosegretario alla cultura, Savino Melillo, originario di Cerignola, e grazie ad un escamotage che fece passare l’allora Ministro dell’Istruzione, Riccardo Misasi, per favorire il suo territorio, riuscimmo ad approfittarne anche noi, realizzando il nostro sogno”.

Dal passato è necessario raccogliere lo spirito fondativo per programmare in maniera attenta la continuità con i livelli di istruzione precedenti. Per questo sono risultati molto importanti i contributi offerti dalla storica preside Pizzi Labia e l’attuale dirigente dell’Istituto Comprensivo Aldo Moro di Stornarella/Ordona, Milena Mancini.

“Quando mi sono insediata – ha spiegato quest’ultima – ho conosciuto da subito un Liceo all’avanguardia, che già applicava la legge 107 (ndr. La Buona Scuola) già ben prima che questa fosse approvata in Parlamento, soprattutto in riferimento all’alternanza scuola-lavoro. Questa scuola rappresenta un vero e proprio fortino della cultura locale, dove si può operare anche una certa integrazione interculturale vista la composizione eterogenea di queste piccole comunità”.

Il tuffo nel passato è stato possibile anche attraverso le testimonianze dirette e registrate di alcuni ex alunni che hanno sottolineato le peculiarità della scuola che ha permesso loro di diplomarsi. I migliori auspici sono stati evocati anche dal vescovo, Monsignor Luigi Renna, giunto in sede per porgere i suoi saluti. Ha parlato di “riscatto sociale” del territorio e di “un tenore di vita che può conseguentemente aumentare proprio grazie alla presenza del Liceo”. Dalla matrice rurale del territorio, alle certezze intellettuali ottenute grazie alla lungimiranza dei padri. “Sarete dei nani sulle spalle dei giganti” – ha chiosato Renna, parafrasando Bernardo di Chartres.

Il futuro passa da una certa proiezione esterna che il Liceo Scientifico di Stornarella deve assicurare per attirare altri iscritti e per competere con la sempre più agguerrita concorrenza degli Istituti di Capitanata. La sfida principale è fondamentalmente questa e le tappe sono appuntate a chiare lette sull’agenda di Giuliana Colucci, preside del Liceo Classico Zingarelli di Cerignola, con competenze dirigenziali anche sull’Istituto di Stornarella.

“Sul calo delle nostre iscrizioni – ha spiegato durante l’anniversario – pesa anche un innegabile decremento demografico che non deve essere una scusante e ci deve comunque indurre a fare meglio. Abbiamo l’obbligo di dare continuità alla volontà illuminata che permise la formazione di questa scuola che continua ad avere le sue peculiarità, spesso poco considerate. Per un territorio agricolo come questo, ma più in generale per la nostra società, il valore della formazione scientifica deve risultare ancora importante, per questo credo che la scuola possa rilanciarsi facilmente”.

La Colucci ha sottolineato la generale tendenza all’”esterofilia” per ciò che concerne la scelta della scuola superiore; fenomeno questo che risulta incisivo sulla salvaguardia dell’identità di un territorio e sullo scarso appeal della scuola, registrato nell’ultimo periodo. “Andando fuori perdiamo la nostra identità e il nostro territorio non planerà mai se continueremo a disprezzarci”. Dalla visione di sistema e dai giudizi sulla situazione contingente, si è passati poi alla programmazione futura.

“Una classe di questo Liceo – ha raccontato la Colucci – si è classificata per le Olimpiadi del Talento, nella speranza che si possano ottenere degli ottimi risultati. In questo periodo abbiamo chiuso un importante accordo con la Cisco Italia che permetterà ai nostri studenti di spendere le ore di Alternanza in una realtà aziendale qualificata. Sul piano della progettualità, invece, stiamo organizzando dei placement all’estero attraverso dei progetti europei dedicati soprattutto ai ragazzi del III e del IV anno già in possesso dell’attestato di lingua inglese B1. Continuiamo il nostro percorso aspirando all’ottenimento di un altro progetto PON che porterebbe delle opportunità di stage lavorativi all’estero, in aziende come Apple e Facebook”.

 

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