Almeno 12 i reati riconducibili al gruppo criminale che è stato sgominato con l’ultima operazione del Comando dei Carabinieri di Foggia, avvenuta sul territorio di Orta Nova, Ordona e Cerignola. 11 persone individuate, delle quali 4 tratte in arresto (Ruggiero Barbaro, Leonardo Russo, Vincenzo Buonavita, Francesco Gaeta), 5 ai domiciliari (Angelo Pallotta, Riccardo Mennuti, Michele Cetrulo, Nunzio Del Vento, Gianpaolo Ciaffa) e 2 con l’obbligo di dimora in Cerignola (Russo Daniele, Scalzo Vincenzo). Altre 2 persone sono ancora ricercate dai Carabinieri, in esecuzione dell’ordinanza emessa dal GIP della Procura della Repubblica di Foggia.

L’operazione Octopus è stata subito avvertita dagli abitanti dei comuni interessati, poiché nella notte tra il 28 e il 29 marzo gli elicotteri dell’Elinucleo dei Carabinieri hanno sorvolato per diverse ore i palazzi e le ville che al loro interno celavano volti già ben noti alla comunità locale oltre che alle forze di polizia che già avevano appurato diversi reati in capo alla medesima organizzazione criminale. Gli affiliati non si preoccupavano minimamente delle ordinanze restrittive già pendenti a loro carico e continuavano nella loro attività criminale dedita ai furti negli appartamenti, alle rapine e alle estorsioni.

I dettagli dell’operazione sono stati spiegati nel corso di un conferenza stampa tenutasi questa mattina presso la Caserma Guglielmi, alla presenza del comandante provinciale dei CC, Marco Aquilio. Lo stesso si è espresso in questi termini durante un’intervista rilasciata a Teleblu:

“La banda era specializzata in furti che spesso si sono tramutati in rapina” – afferma Aquilio. “L’organizzazione criminale divideva il provento tra una parte che veniva ricettata con negozi Compro Oro compiacenti e una parte che diventava motivo di estorsione con i cosiddetti ‘cavalli di ritorno’. Erano spregiudicati perché non esitavano a portare con loro delle armi, tant’è che appunto sono state sequestrate anche delle pistole e dei fucili. In alcuni casi ricorrevano alla violenza, in ultimo quella ai danni di un titolare di un esercizio commerciale perpetrata addirittura solo perché non erano riusciti a consumare il furto. Sono tornati il giorno dopo e lo hanno picchiato, prima di tentare un’estorsione per ottenere il mancato guadagno. Nel corso delle indagini abbiamo accertato che 12 colpi siano direttamente riconducibili ai soggetti fermati, tutti colpi che siamo riusciti a dimostrare dopo i sopralluoghi che sono stati effettuati in seguito ad un furto. Successivamente siamo riusciti a risalire a tutto il gruppo criminale. Sicuramente molte di più sono state le estorsione che questi hanno posto in essere sul territorio”. 

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