Diffondiamo integralmente il comunicato stampa con il quale il sindaco di Orta Nova, Dino Tarantino, congiuntamente a tutta l’amministrazione comunale, risponde alle accuse lanciate dai dipendenti della Sia, ascoltati in un’intervista esclusiva riportata da questa testata (LEGGI QUI https://ilmegafono.eu/2017/07/07/caos-sia-adesso-parlano-dipendenti-delusi-dallatteggiamento-orta-nova/). Nel frattempo la SIA ha comunicato di aver interrotto il servizio di raccolta rifiuti per tutta la durata di questo weekend. L’amministrazione comunale ha provveduto ad inviare delle lettere di reclamo con foto-documentazione della situazione deprecabile delle strade ortesi.
Dispiace constatare come ancora una volta si faccia tanta confusione e si dicano cose erronee, false, fuorvianti. In questa intricata vicenda inerente la SIA, i rapporti con essa e il Consorzio e le ripercussioni che l’aumento necessario per adeguare il costo del servizio rifiuti hanno avuto sulla TARI, generando un ovvio malcontento generale, tutti si sentono in dovere di dire la loro. Ben venga se il loro apporto in termini di comunicazione è propositivo e soprattutto supportato da fatti reali e non da “dicerie di quartiere”.
Rammarica anche prendere atto di come i vertici di SIA e Consorzio abbiano abbindolato gli incolpevoli dipendenti, i quali, stando alle parole di un loro anonimo rappresentante, avrebbero da ridire ora non più sull’operato del CdA SIA ma su quello dell’Amministrazione comunale di Orta Nova.
Infatti, nella nota congiunta del 7 giugno 2017 di tutte le sigle sindacali dei lavoratori afferenti a SIA (allegato 1) con cui veniva comunicato lo Stato di agitazione, si chiedevano anche le dimissioni immediate dell’intero CdA incapace di gestire la società.
Ad oggi si legge invece che i lavoratori siano delusi dall’azione del Comune di Orta Nova, Comune che si sta prodigando per salvaguardare gli interessi della comunità tutta e anche di chi in questo paludoso e stagnante sistema ormai alla deriva, chiamato SIA, è interessato in prima persona.
Persino questa notte la nostra Città non è stata ripulita in quanto ai dipendenti, secondo alcune dichiarazioni, è stato intimato dagli stessi vertici aziendali che “stasera nessuno esce, fino a quando Orta Nova non paga!”.
Tutti questi atti di ritorsione non ci spaventano, perché sappiamo che l’intera strategia di SIA è basata su una menzogna in quanto Orta Nova ha sempre saldato tutti i suoi debiti!
A tal proposito, da questa mattina, l’Amministrazione comunale si è prodigata per relazionare lo stato indecoroso in cui versa la Città, grazie al supporto della Polizia municipale, e sulla scorta di tale riscontro è stata tempestivamente diffidata la SIA a riprendere le attività, pena l’adozione dei poteri sostitutivi (allegato 2).
Probabilmente l’ignaro dipendente che ha rilasciato le sue dichiarazioni in questi giorni non sa che il Comune di Orta Nova:
- non ha nessuna pendenza economica con SIA, a cui a liquidato tutto ciò che ha fatturato fino a maggio 2017 come da determina dirigenziale n.164 del 29/06/2017, proprio per garantire una continuità aziendale con flussi di cassa che potessero permettere l’erogazione degli stipendi;
- ha rispettato l’accordo transattivo stipulato il 7/12/2016 che ha posto una “pietra tombale” sul passato e con le pretese di SIA per gli anni precedenti sino al termine del contratto, contrariamente a quanti si sono impegnati nella sottoscrizione dei famigerati addendum e non hanno aumentato le tariffe: come credono di onorare il loro debito con SIA?
E il riferimento non è al Comune di Carapelle il quale si è perlomeno impegnato a saldare il proprio debito per il conferimento in discarica a Grottaglie, ma a chi rispetto all’anno scorso ha aumentato la propria TARI di soli euro 75.000 circa, non coprendo forse nemmeno i maggiori costi del conferimento nella lontana discarica salentina, e vantandosi anche di esser il Comune limitrofo che paga meno il tributo sui rifiuti.
Dica il buon Presidente Metta che tacciava gli ortesi di usufruire di un servizio pagato dagli altri, chi paga per il servizio nel paese dei finti balocchi?
Per non parlare dei tre comuni della BAT (San Ferdinando di P., Margherita di Savoia e Trinitapoli), i quali stanno ancora definendo la loro strategia di uscita dal Consorzio, altro che firmato i contratti;
- ha ritardato nei pagamenti perché diffidato da Equitalia, in qualità di terzo pignorato, a versare le somme del proprio corrispettivo a SIA in virtù di una cartella esattoriale di euro 926.000 circa di cui debitore è proprio la predetta società;
- non si è mai sottratto al confronto con i vertici di SIA e del Consorzio con i quali nei mesi passati più volte si è interfacciato.
Ne è riprova la comunicazione giunta in data 23/06/2017 con Prot. N° 4950, con la quale, facendo seguito all’ultimo incontro tenuto, la società rifiutava la nostra proposta di continuare la collaborazione e rilanciava proponendo di voler fare il servizio ad un costo ancora più alto di quello approvato con le tariffe 2017 (circa 1.400.000 euro!).
Contrariamente quindi a quanto dicono Metta e Iungo, il comune di Orta Nova non si è negato a nessuno, ne a nessun confronto;
- non si è sottratto neanche al confronto con i dipendenti: difatti è vero che c’era la volontà di fare un incontro informale con i dipendenti per rassicurarli in merito al loro futuro, per tranquillizzarli che nessuno di loro potrà mai incorrere nel rischio di perdere il lavoro, anche nella ipotesi di nuovo gestore.
L’eventuale assunzione con passaggio diretto da parte dell’impresa subentrante è garantito dal CCNL Fise-Assoambiente dall’art. 6, comma 2°, dello stesso.
E’ pur vero che questo confronto ci è stato negato, ed è stato negato dai vertici di SIA stessi, che essendo venuti a conoscenza di questa volontà dell’Amministrazione hanno, con una nota interna affissa presso i locali dell’azienda, imposto che nessun dipendente prendesse parte ad incontri con le amministrazioni se non preventivamente autorizzati dal management, pena sanzioni per gli stessi (allegato 3);
- è venuto a conoscenza che gli stessi dirigenti di SIA sollecitino i dipendenti ad assentarsi dal lavoro per boicottare l’amministrazione e creare disservizio.
Resti ben chiaro che questi “politicini” non vogliono accontentare nessuno a differenza di altri, se non la propria collettività, i propri concittadini che hanno il diritto di avere un servizio raccolta rifiuti degno e decoroso.
A fronte di tanta ostilità e pochezza gestionale, cadono tutti i presupposti per un qualsivoglia tentativo di confronto e dialogo, mentre salda resta la necessità di continuare a perorare la nostra causa alla giunta Regionale per ottenere la nuova riperimetrazione e l’aggregazione all’ARO FG/8, con contestuale definitiva rottura col passato e tutti i suoi fantasmi!
Comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale di Orta Nova