“La memoria si coltiva come una pianta, altrimenti appassisce e genera, tra le altre cose, l’ignoranza anche della propria identità”. E’ il commento di Giovanna Zunino, direttrice dell’associazione Casa Di Vittorio, alla notizia del ritrovamento in un cassonetto di Stornara di due fotografie di Giuseppe Di Vittorio, probabilmente provenienti dalla vecchia sezione del PCI poi divenuta del Partito Democratico che ha di recente traslocato in un altro locale.

“Tendo a credere, come l’assessore Roberto Nigro, che il triste incidente sia da ascrivere più alla perdita della memoria storica che alla volontà di sfregiare la cultura politica e sociale di cui Giuseppe Di Vittorio fu promotore e militante proprio a partire dalla terra di Capitanata.

L’associazione Casa Di Vittorio nasce, anche per volontà del Comune di Stornara che fu tra i sottoscrittori del protocollo d’intesa fondativo, proprio con l’intento di far conoscere alle giovani generazioni il contesto storico e sociale in cui si formò il fondatore della CGIL e le idee che elaborò, affermò e sviluppò durante un’intera vita dedicata all’emancipazione dei lavoratori dall’ignoranza e dalla miseria.

Grazie al prezioso lavoro di alcuni ricercatori ed alla generosità della compianta Baldina Di Vittorio, oggi siamo in grado di mettere a disposizione della comunità in cui operiamo una ricca e interessante biblioteca che offre anche la possibilità di consultare l’intera collezione della Voce degli Italiani, il giornale che Di Vittorio diresse e animò durante gli anni dell’esilio francese, a cui fu costretto per sfuggire alla persecuzione fascista.

A molti di questi testi facciamo ricorso e riferimento quando incontriamo gli studenti o chi arriva a Cerignola per conoscere i luoghi in cui nacque e visse la sua prima esperienza di lotta Peppino.

Il nostro patrimonio di conoscenza e relazioni, grande o piccolo che sia, lo mettiamo a disposizione del Comune di Stornara come delle organizzazioni civiche cittadine, a partire dall’ARCI con cui abbiamo già avuto una positiva interlocuzione, per trasformare un incidente in un’opportunità di conoscenza e crescita.

Siamo pronti e disponibili a lavorare insieme a chi condivida le idee di Giuseppe Di Vittorio – conclude Giovanna Zunino – per restituire linfa alla memoria e far crescere più forte la coscienza sociale e civica”.

Comunicato Stampa Associazione Casa Di Vittorio

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