Per la serie “libri che parlano di libri”, questo romanzo dell’autore catalano Carlos Ruiz Zafón ci porta in una Barcellona del post guerra civile attraverso un thriller che ha come protagonista… un libro. La storia parte da un undicenne di nome Daniel che viene portato dal padre libraio in un misterioso “cimitero di libri” per scegliere un testo da adottare. Il ragazzo da quel momento vivrà avventure e intrighi che lo porteranno a vivere nel profondo la sua città, con tutte le sue contraddizioni. Libri bruciati, autori maledetti, poliziotti dalla dubbia morale cospargono questo libro di misteri che man mano Daniel si troverà ad affrontare. La scrittura è scorrevole, l’intreccio della storia è buono e Barcellona è raccontata non solo nei paesaggi che offre, ma anche nei sentimenti che suscita!
Mi allontanai giù per la via. All’angolo mi voltai: Tomàs mi osservava dalla finestra della sua stanza, impassibile. Lo salutai con la mano ma non mi rispose. Un attimo dopo scomparve. Per qualche minuto sperai inutilmente che ricomparisse, poi me ne andai sotto la pioggia incessante che si portò via le mie lacrime. (p. 317)